Pellegrini: “Quando avevo 16 anni stavo per ritirarmi dal calcio per un’aritmia cardiaca”

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Lorenzo Pellegrini , capitano della Roma, si è raccontato a "The Player Tribune", dove gli è stato chiesto il momento più difficile della sua carriera e il giocatore ha raccontato un aneddoto in merito ad una aritmia cardiaca che a 16 anni poteva impedirgli di giocare. Queste le sue parole: "Quando avevo 16 anni hanno scoperto che nel mio cuore c'era qualcosa che non andava. Mi bastava salire una rampa di scale per aver subito il fiatone. Troppi battiti irregolari, quindi dopo delle analisi mi dissero che avevo una aritmia cardiaca. Io non capivo quelle parole e quindi chiesi se fosse grave. Quando mi dissero che avrei dovuto smettere di giocare per circa 8 mesi e che dopo avremmo valutato stava per crollarmi il mondo addosso. Quindi niente corsa, niente allenamenti, niente calcio. Niente Roma". Il periodo difficile: "Sono sempre stato una persona ottimista, ma quel momento è stato davvero complicato. Non potevo fare niente, tranne una cosa: ascoltare il mio cuore. Ogni sera cercavo di capire la frequenza dei miei battiti irregolari. Mi sedevo sul letto aspettando il silenzio assoluto, chiudevo gli occhi e contavo i battiti". La guarigione:" Quando il dottore mi disse che ero guarito, ero motivatissimo: volevo correre per sempre, lanciarmi in contrasti e fare scivolate. Forse avrei potuto invadere una nazione intera da solo. Quindi cosa succede alla prima partita? Mi rompo il quinto metatarso. Sei settimane di stop. Ma sono riuscito a superare anche quel periodo, ho dato tutto me stesso per farlo, per questo dico che la Roma non sarà mai un trampolino di lancio per la mia carriera, la Roma è il punto di arrivo per cui ho dato tutto".  Foto: Twitter Roma