Pellissier: “Mi ritiro, non posso giocare fino a 100 anni. Futuro? Non voglio fare l’uomo simbolo”
10.05.2019 | 14:15
Sergio Pellissier dice basta al calcio giocato. Il capitano del Chievo Verona è intervenuto in conferenza stampa per annunciare la sua decisione: “Non ho preso la decisione di ritirarmi in un giorno, ci ho pensato tutto l’anno. Il presidente lo sapeva da tre o quattro mesi e ha provato a convincermi a ripensarci ma era giusto così. Adesso è il momento dio lasciare spazio agli altri, non è facile ma quando si vuole giocare a tutti i costi anche a 40 anni si rischia di dare fastidio e di essere negativi. Io voglio che questa società torni subito a essere quella che è stata negli ultimi anni. Ringrazio il presidente che mi ha sopportato in tutti questi anni e di godermi questa carriera. Ringrazio anche la mia famiglia che mi ha supportato nei momenti difficili, così come i miei amici. Ringrazio anche i miei compagni e i mister, Di Carlo che spero che mi faccia giocare le prossime tre partite. Poi ringrazio anche i tifosi, grazie di cuore a tutti, auguro al Chievo un in bocca al lupo enorme. Avrei potuto ricominciare in Serie B ma non avrei potuto giocare fino a 100 anni: il problema era iniziare qualcosa e non portarlo a termine, volevo finire il mio ciclo, con il Chievo. Peccato per la retrocessione”. Sul futuro l’attaccante non ha voluto lasciare indizi: “Il mio domani è fino alla fine del campionato. Come ho detto prima io voglio giocare ancora, voglio dare il mio contributo e vorrei soprattutto scendere in campo nell’ultima partita in casa per festeggiare con i miei tifosi. Vivo giorno per giorno, non sto pensando all’anno prossimo, il problema adesso è di Campedelli (ride ndr). Ho chiesto al presidente di non fare l’uomo simbolo. Voglio responsabilità perché sono fatto così e non voglio rubare soldi”.
Foto: Sito Chievo Verona