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PEPIN, L’ULTIMA… PEPITA ROMA

30.01.2015 | 10:57

José Machin, soprannominato Pepin è il nuovo colpo messo a segno da Sabatini. Il giovanissimo giocatore di origini guineane ma con passaporto comunitario è arrivato ieri a Roma. Classe 1996, ha una stazza fisica imponente: 184 cm e 80 kg. Prodotto della cantera del Barcellona, come ha spesso confermato lo stesso giocatore: “Sono stati gli anni in cui ho appreso i concetti del calcio”. Nel 2013/2014 il Malaga riesce ad acquistarne il cartellino, battendo sul tempo diverse formazioni interessate; viene aggregato alla formazione Juvenil, paragonabile alla nostra Primavera. Diventa da subito punto di riferimento della sua squadra, con 22 presenze e 4 gol, oltre a prendere parte anche a diversi tornei giovanili. Quattro reti, nonostante non sia il gol il suo mestiere, già perché come a lui stesso piace definirsi: “Sono un giocatore creativo e bravo nel lavoro difensivo, ma credo di avere anche un buon rigore tattico”. Un vero e proprio colosso per il centrocampo nonostante la giovane età, è stato spesso associato a Yaya Touré per le sue caratteristiche fisiche, ma anche per le qualità che si intravedono, tra le quali un’eleganza non indifferente. Viste le buone prove nella formazione giovanile, il Malaga decide di promuoverlo nell’Atletico Malagueno (formazione B del Malaga), nonostante le qualità e gli occhi degli osservatori di mezza Europa addosso (nel 2012 fece un provino per il Milan), il giovane talento stavolta vede rallentare il suo processo di crescita. Con la formazione del Malagueno, in terza divisione spagnola, colleziona solo due presenze, con un minutaggio veramente risicato. Approfittando del momento d’ombra vissuto dal giocatore, la Roma intensifica i contatti. Il centrocampista era in scadenza di contratto e in estate rischiava di svincolarsi a parametro zero, catturando l’attenzione di diverse possibili contendenti. E’ arrivato così l’assalto di Sabatini che ha chiuso la trattativa nella giornata di ieri. Una bella promessa per il popolo giallorosso, difficilmente rientrerà da subito nei piani di Garcia, ma è una mossa in chiave futura che potrebbe rivelarsi vincente.