PEREIRA, DALLA CORTE DI FERGUSON AL CENTROCAMPO DELLA LAZIO

Ha stregato Sir Alex Ferguson. Questo basta a far capire la grandezza di Andreas Pereira, trequartista brasiliano classe ’96, pronto a illuminare il centrocampo della Lazio agli ordini di Simone Inzaghi. Nato a Duffel in Belgio il primo gennaio del 1996, ha origini brasiliane grazie al padre Marcos nonché ex calciatore e suo primo coach sin dalla tenera età: “Mi registrava le partite per poi mostrarmi gli errori”. Cresciuto calcisticamente nel Lammel, nel 2005 passa al Psv Eindhoven arrivando ad essere la stella del settore giovanile del club olandese con un tocco di Sudamerica. Nel 2011 arriva il passaggio al Manchester United, dove cresce sotto l’ala di Ferguson che spinse per averlo all’ombra dell’Old Trafford. Nel mezzo all’esperienza con la maglia dei Red Devils, Andreas si traferisce per due volte in Liga, prima con la maglia del Granada nel 2016 e poi al Valencia. A Manchester nell’ultima stagione - dopo l’esordio in Coppa di Lega all’età di 17 anni - ha giocato 40 partite condite da un gol e tre assist. Mourinho l’ha definito un centrocampista “con grandi potenzialità”. Brasiliano nel corpo e nella testa, “mi sono sentito sempre brasiliano” tanto da arrivare secondo al Mondiale U20 con il Brasile di Gabriel Jesus nel 2015. Centrocampista moderno che ama attaccare, è un jolly in mezzo al campo, ideale per Inzaghi pronto a impiegarlo sulla trequarti ma da poterlo utilizzare anche sulla mediana, così come da mezz'ala. L'arma in più sulla trequarti biancoceleste, si è sempre ispirato a Kakà.ù



Foto: Lazio screen