Forse meno famoso di Lamela e Funes Mori ai tempi del River Plate ma sicuramente non con meno talento. Roberto Maxilimiano Pereyra centrocampista classe 1991 in molti lo descrivono come la nuova rivelazione del campionato. Di professione cursore di fascia sinistra “El Tucumano” ricorda per velocità e forza fisica il primo Javier Zanetti. Pereyra è nato a San Miquel de Tucuman, città più vicina al confine con il Brasile che non alla Capitale Buenos Aires. River Plate, dove ha giocato nella rappresentativa giovanile, prima dell'esordio in prima squadra il 16 maggio del 2009 contro l'Huracan, partita persa dai Millonarios per ben 4-0. Udinese al termine della sessione estiva, per 2 milioni di euro, esordisce con la maglia bianconera in Europa league nel pareggio in terra scozzese contro il Celtic. Per la prima presenza in serie A bisogna però attendere l'anno nuovo, il 29 gennaio 2012, nel match tutto bianconero tra Juventus ed Udinese. A dir la verità l'esordio è poca cosa: 5 minuti più recupero al posto di Isla, ma le promesse sono buone. Può giocare sia come esterno che come mezz'ala, sostituisce anche Basta nelle partite in cui il serbo, sorpresa gradita della scorsa stagione, manca per infortunio. Per la prima, ed unica, rete in campionato invece bisogna attendere il match, sfida Champions, con la Lazio, dove l'argentino segna il gol del definitivo 2-0 a fischio dell'arbitro, o di uno spettatore sugli spalti, già avvenuto, con difesa biancoceleste immobile. La rete è comunque convalidata e la vittoria permette ai friulani di garantirsi il posto Champions. In questa stagione Pereyra, aiutato anche dalle numerose partenze, ha ottenuto la piena fiducia di Guidolin collezionando già 5 presenze.