Pessina: “Galliani mi avrebbe tenuto al Milan. Ci sono ancora i giocatori che tengono alla maglia”
16.02.2023 | 10:04
Il capitano e centrocampista del Monza, Matteo Pessina, ha rilasciato un’intervista a Tuttosport. L’ex Atalanta ha parlato del suo ritorno in biancorosso (club dove il venticinquenne si è formato): “Tutto è nato il 2 giugno: ero a Wembley in Nazionale per la “Finalissima” con l’Argentina. Mi chiamò Galliani e disse ‘Pronto Pessina, volevo solo dirti che siamo saliti in Serie A’, e mi ha messo giù. Dopo un mese è partita la trattativa”.
Al Milan con Galliani e Berlusconi? “Sì, col dottore ci scherziamo pure. Lui mi prese al Milan perché vedeva in me delle grandi doti. Quando il club è stato venduto, subito fecero uno scambio più soldi con l’Atalanta per Conti e a Galliani questa cosa ancora non va giù perché mi avrebbe tenuto lì”.
Fascia da capitano merito di Galliani? “Sì, l’ho accettata volentieri perché sento che sotto responsabilità do il meglio. A me poi non pesa perché non ho niente da nascondere, ho un carattere equilibrato e so gestire ogni situazione”.
Bandiere: “Quanto è accaduto al sottoscritto fa capire che anche oggi ci sono giocatori che tengono alla maglia, alle proprie origini e alle proprie radici. Io sono nato a Monza, ho passato dieci in questa società tra settore giovanile e prima squadra e tengo tantissimo non solo al club, ma alla città, ai tifosi, alla gente di Monza. Per questo il mio ritorno è proprio una bella storia”.
Foto: Instagram Pessina