FORZA FISICA E VIZIO DEL GOL: PETERSEN, IL PANZER DEL FRIBURGO
28.01.2018 | 10:50
In Bundesliga brilla la stella di Nils Petersen, centravanti di proprietà del Friburgo capace di impaurire e fermare sul 2-2 il Borussia Dortmund. Al “Signal Iduna Park” il classe 1988 si scatena letteralmente mettendo in luce tutto il suo repertorio: zampata vincente e con tempismo perfetto da due passi e tiro a sorpresa da metà campo che si infila alle spalle di Burki. La copertina è interamente sua. Petersen non è nuovo a questo tipo di gesta, già in passato si è reso protagonista con gol e giocate. Petersen nasce a Wernigerode il 6 dicembre del 1988, inizia a rincorrere un pallone sin da subito e l’amore per il calcio è immediato. Nel 2001 entra a far parte del Germania Halberstadt, dopo quattro anni passa al Carl Zeiss Jena, club che gli dà l’opportunità di plasmare il suo talento e di crescere sotto tutti i punti di vista. Le sue principali qualità sono la forza fisica e il colpo di testa, per questo viene subito impiegato come centravanti. Nonostante la giovane età Petersen dimostra una freddezza e una personalità fuori dal comune, l’importante struttura lo aiuta a vincere tutti i duelli aerei e per gli avversari è sempre complicato marcarlo. Nel 2007 la dirigenza dei Blau-Gelb-Weiss decide di promuoverlo in prima squadra, a piccoli passi e in silenzio il giovane panzer si ritaglia il proprio spazio fino ad imporsi nell’undici titolare. In totale, nella sua prima stagione tra i professionisti (in Bundesliga 3), colleziona 41 partite giocare accompagnate da 4 centri personali.
Il suo rendimento non passa inosservato e nell’estate del 2008 l’Energie Cottbus si fa avanti per acquistarlo. Petersen accetta senza esitare e nelle successive stagioni la sua crescita è esponenziale. La sua media gol è impressionante e in 68 presenze realizza ben 40 reti, numeri che mettono definitivamente in risalto le sue grandi qualità sotto porta. A questo punto Petersen è pronto a compiere il salto di qualità, numerosi club manifestano il proprio interesse nei suoi confronti, ma a spuntarla è il Bayern Monaco. Il club bavarese, sborsando 2,8 milioni di euro, riesce a sbaragliare la concorrenza aggiudicandosi il promettente centravanti. Petersen viene convocato subito per il ritiro precampionato, durante l’estate viene schierato nelle prime amichevoli e il 6 luglio subentra a Mario Gomez nel secondo tempo di Bayern-Selezione Trentino firmando una tripletta. Il 23 agosto arriva anche l’esordio in campo internazionale e, quindi, in Champions League durante la partita di ritorno contro lo Zurigo. Il 10 settembre, invece, trova il tanto atteso primo gol in campionato proprio contro il Friburgo e nella giornata successiva si ripete in casa dello Schalke 04. La sua prima stagione in maglia bavarese si conclude con 15 presenze e 4 gol. Nell’annata successiva lo spazio a disposizione diminuisce e Petersen decide di trasferirsi al Werder Brema dove gioca con regolarità: 69 apparizioni e 18 marcature, questo è il suo bottino dal 2012 al 2015. A quel punto Petersen ha bisogno di nuovi stimoli e accetta la chiamata del Friburgo, club che lo preleva in prestito con diritto di riscatto. Le sue prestazioni e i suoi pesanti gol spingono la società del Grifone ad esercitare il riscatto e, dopo due anni, la punta nativa di Wernigerode è diventata letteralmente un perno fondamentale. La doppietta di ieri è soltanto l’ennesima dimostrazione: il Friburgo, attualmente in dodicesima posizione e a quota 24 punti in classifica, rappresenta la mina vagante della Bundesliga e potrà conquistare senza troppi affanni il traguardo salvezza. Petersen, il panzer del Friburgo.
Foto: Talk of the town