PETKOVIC, DA RISERVA IN ITALIA A EROE DELLA CROAZIA
La
Croazia si gioca questa sera un posto per la finale della Coppa del Mondo. Potrebbe essere la seconda finale di fila per la Nazionale con la maglia a scacchi, dopo quella persa nel 2018 contro la Francia. Quando i giochi sembravano ormai fatti, contro il Brasile, nei supplementari, al 117', ha regalato i calci di rigore ai suoi, l'atttaccante
Bruno Petkovic, classe 1994, con un lungo passato in Italia, anche da meteora in Serie A, con Bologna e Verona. Petkovic ha segnato il gol dell'1-1, che ha spezzato i sogni del Brasile, poi svanito ai calci di rigore.
"A Bologna ero la sedicesima scelta, ora mi godo il sogno con la Croazia" così ha parlato l'attaccante, ora in forza alla Dinamo Zagabria. E in effetti, Petkovic in Italia non è che abbia lasciato proprio il segno. Inizia la sua carriera cambiando diversi settori giovanili, dalla Dinamo Zagabria, all'Hadjuk Spalato, fino all'arrivo nel 2012 nella Primavera del Catania. Il giocatore, però, date le sue doti interessanti con i pari età, viene aggregato spesso nella prima squadra del club etneo, che milita in Serie A. Nel settembre 2012, inizia da titolare nella gara contro la Lazio. Ma il suo rendimento sarà minimo, tanto che alterna convocazioni in prima squadra a partite con la Primavera fino al 2014. Qui viene girato in prestito al Varese, in Serie B, dove in 8 presenze, segna un solo gol. Il 30 gennaio 2015, dopo aver concluso anticipatamente il prestito a Varese, viene girato alla Reggiana in Lega Pro, dove totalizza 15 presenze, con una media di 8 gol, che finalmente mettono in risalto le sue qualità. Il 31 agosto seguente viene ceduto in prestito con diritto di riscatto all'Entella in Serie B. Segna il suo primo e unico gol il 26 settembre alla quinta giornata nella sconfitta per 4-2 contro il Trapani, chiudendo la stagione con un solo gol in tredici presente. La sua carriera sembra svoltare, grazie alla parentesi con il Trapani, in Serie B. Con la squadra siciliana realizza 7 reti nel girone di ritorno, sfiorando la promozione in Serie A, fallita solo nella finale play-off contro il Pescara. Il 22 giugno seguente viene riscattato dal club granata
per 300.000 euro (il Catania si riserva il 25% di una futura vendita).
L'anno seguente segna 3 gol nel girone di andata. Il 12 gennaio 2017 viene ceduto dal Trapani, a titolo definitivo, per 1,2 milioni di euro,
al Bologna.
L'11 gennaio 2018, dopo 22 presenze totali senza reti segnate con il club emiliano, viene ceduto in prestito fino al termine della stagione al Verona.
Coi veneti Petković disputa 16 partite e il club retrocede in Serie B, non venendo in seguito riscattato dalla società scaligera. E anche in questo caso chiude la stagione con zero gol. Il 6 agosto successivo fa ritorno dopo molti anni in patria, alla Dinamo Zagabria, con l'obiettivo di rilancarsi, venendo ceduto dal Bologna in prestito con obbligo di riscatto. Con la Dinamo, Petković si impone sin da subito come un titolare della squadra.
Nel gennaio del 2019 il calciatore viene riscattato dalla società croata, firmando un nuovo contratto fino al giugno 2023. Con la Dinamo Zagabria, ha una media dei 13 gol a stagione, totalizzando 193 presenze, con 62 gol, guadagnandosi anche la convocazione in Nazionale. Dalic lo ha preso in considerazione dal marzo 2019, con la sua Nazionale ha totalizzato 27 presenze, segnando 7 gol. Ha partecipato a Euro 2020, dove non aveva messo a referto gol e ora al Mondiale, il gol storico contro il Brasile. E stasera la grande chance contro l'Argentina, per regalare un altro sogno al popolo croato. Petkovic è uan prima punta che abbina al fisico imponente anche una buona tecnica individuale e una discreta velocità.
E' in grado di fare lavoro sporco per far salire la squadra e lanciare i compagni a rete, rappresentando comunque un riferimento per le conclusioni in area, anche in acrobazia.
Considerato un talento estremamente promettente nei suoi primi anni di carriera, ha in parte pagato il prezzo di un rendimento discontinuo.
In Italia non ha lasciato traccia, ora sogna con la sua Croazia. Foto: sito Dinamo Zagabria