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Petrachi-Roma, come volevasi dimostrare. E Pedro non dipendeva da lui

18.06.2020 | 16:55

Scaricato. Ieri sera vi avevamo raccontato quanto fosse ormai ai titoli di coda, malgrado i tre anni di contratto, il rapporto tra Gianluca Petrachi e la Roma. Come volevasi dimostrare, il direttore sportivo è ormai ai margini e, brutto da dire, “scaricato”, ma è questa l’evidenza dei fatti. Le ultime incaute dichiarazioni hanno fatto la differenza e di sicuro non lo hanno aiutato. Non lo ha aiutato nemmeno chi mai ha preso posizione nei suoi riguardi, nessuna critica (gli errori sono stati enormi), soltanto omissioni (l’esatto contrario della famosa “libertà di pensiero”). Fatto sta che adesso Petrachi e la Roma troveranno una soluzione, non semplice, visto che l’impegno scade nel 2023 e non possono essere escluse code di alcun tipo. Di certo c’è che Petrachi aveva rotto con il Torino (dopo anni proficui) e ora rompe con la Roma nel giro di un anno: un flop difficile da digerire. Toccherà a Morgan De Sanctis, con la supervisione di Baldini, e Lo Schiavo, capo degli osservatori, ma non è esclusa una nuova figura quando e se si troverà una soluzione con Petrachi. Questo episodio, si rivela un’ulteriore conferma che l’arrivo di Pedro (gli accordi sono totali) non dipendeva certo dal direttore sportivo ai ferri corti: quando veniva definita una trattativa “non troppo calda”, in realtà era già quasi sul punto di essere definita…

 

 

 

Foto: profilo Twitter ufficiale AS Roma