Pinto: “Il mio ciclo era finito. Tre anni alla Roma, non sono molti i direttori sportivi che lo hanno fatto”

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Tiago Pinto non sarà più il general manager della Roma una volta terminata questa sessione di gennaio di calciomercato. Il dirigente giallorosso, a poche settimane dal suo addio, ha voluto rilasciare una lunga intervista a The Athletic in cui si è raccontato a 360 gradi: "Non sono il tipo di persona che lavora 15 anni nello stesso posto e che vuole sentirsi a proprio agio, mi piacciono i rischi, le sfide. Penso che il ciclo sia vicino alla fine. Non sto parlando del ciclo Roma o del ciclo Friedkin, ma la missione che avevo era quasi compiuta. Personalmente mi sento stanco. Vent’anni fa un direttore sportivo guardava le partite e ingaggiava giocatori. Ora non è più possibile, il ruolo è più ampio. Penso che sia giusto dire che non ci sono molte atmosfere come quelle che hai qui. Tre anni alla Roma! Non sono molti i direttori sportivi che hanno la possibilità di stare tre anni in questa squadra". Poi ha proseguito parlando delle trattative fatte in giallorosso, partendo da Mourinho: “Mourinho? Credo che tra il messaggio al suo agente e l’annuncio siano passati 14 giorni. Se penso alla proprietà, il modo in cui abbiamo ingaggiato Mourinho, li rappresenta molto bene. Lo abbiamo fatto velocemente, senza clamore e sorprendo tutti. Anche con Dybala siamo stati molto intelligenti nel gestire i tempi. Non avevamo la forza di competere con gli altri club che lo volevano. Per varie ragioni, però, il club A (non farò nomi) non era in grado di concludere l'accordo in quel momento e il club B stava cambiando allenatore e abbiamo capito che era quello il momento. Lukaku? Conoscevo molto bene l'agente perché parlavamo di un altro suo giocatore. Ovviamente ogni volta che parlavamo dell’altro giocatore, facevo sempre delle battute su Romelu. Non ho mai detto di volere Lukaku, ma ho sempre saputo cosa stava succedendo". Foto: Twitter ufficiale Roma