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Pioli: “Il gap con l’Inter è reale. Le parole di Furlani su di me? Non penso al mio futuro”

29.03.2024 | 10:50

Milan-Bologna

Stefano Pioli ha presentato, nella consueta conferenza stampa di vigilia, la gara che i rossoneri giocheranno domani all’Artemio Franchi contro la Fiorentina. Di seguito le parole rilasciate dal tecnico della formazione meneghina:

“Comincia il periodo decisivo della stagione. Tutto ciò che abbiamo fatto fino ad oggi è importante, ma dipenderà tutto dalle prossime partite. Dobbiamo preoccuparci di alzare il livello delle nostre prestazioni”.

È reale il gap di 14 punti con l’Inter? “I 14 punti sono reali, perché la classifica non la possiamo cambiare; loro hanno fatto un campionato eccezionale, mentre noi, soprattutto in un mese, non siamo riusciti a ottenere qualche vittoria in più. Negli ultimi 2-3 mesi siamo stati una squadra molto competitiva, dobbiamo continuare così fino alla fine”.

Come ha ritrovato Reijnders? “È tornato molto soddisfatto. Sta completando il suo bagaglio, può diventare un centrocampista completo: sta lavorando con molta attenzione anche in fase di non possesso palla. È un giocatore già di alto livello”.

Furlani l’ha apprezzata. C’è una partita che farà cambiare l’indirizzo della stagione? “No, ci sono 10 partite di campionato e speriamo 5 di Europa League che saranno tutte importanti. Quella più importante, intanto, è quella di domani. Ci sta che in queste due settimane soprattutto voi parliate molto del futuro, l’avete fatto anche durante tutta la stagione. Ma io non devo pensare al futuro, devo pensare a domani e a questi 60 giorni per rendere questa stagione la più positiva possibile. Fino ad ora, sono giudizi parziali e non completi. A fine stagione ti dirò cosa vorrei fare e cosa non vorrei fare l’anno prossimo. Non pensiamo al derby o alla Juve, ma alla Fiorentina”.

Ha parlato con Pupi Avati? Ha detto che non tiferà Milan finché ci sarà lei in panchina. “Non ho il numero di Pupi Avati. Se lui non tifa più Milan per il mio rapporto con Maldini non è buono, si sbaglia di grosso. Io ho un ottimo rapporto con Maldini, quindi lui può tornare tranquillamente a tifare Milan se è quello che vuole fare”.

Non avete fatto molto bene dopo le soste. “I nostri risultati dopo le soste non sono sempre stati quelli che ci aspettavamo, però ogni sosta ha una storia diversa. Mi sento di poter dire che in questa sosta abbiamo lavorato bene e i giocatori sono tornati bene”.

Quanto vi mancherà Theo? “Mancherà sicuramente, sulla sua forza e sul suo rendimento… È un giocatore devastante. Giocheremo domani con caratteristiche diverse, sfruttando quelle di Florenzi. Roberto Carlos lo ha definito il più forte del mondo? Lui del ruolo se ne intende, credo che abbia ragione”.

Come sta Bennacer? “Ha dovuto lavorare individualmente, ma ha sfruttato bene questa settimana. Sta bene e potrebbe anche giocare dall’inizio”.

Terracciano come lo vede? “Ha sofferto subito l’impatto, il blasone della squadra e l’importanza di San Siro, ma sta lavorando tanto. Lo utilizzo come terzino”.

Come è tornato Giroud? “È tornato come sempre: carico, determinato, sereno. Sta bene. Parlo con lui, ma da noi nessuno sta pensando alla prossima stagione. Siamo concentrati su ciò che dobbiamo fare nel prossimo periodo”.

Come ha visto Okafor prima punta? “Avevo scelto Okafor per avere la profondità necessaria per sfruttarlo. Lui sta facendo benissimo sia da punta che a sinistra”.

Che differenza c’è tra Bennacer e Adli? “Bennacer è il centrocampista più forte che abbiamo nell’uno contro uno difensivo, credo sia quasi insuperabile quando si tratta di strappare la palla. Credo possa migliorare nella lettura di alcune situazioni, magari temporeggiando, non sempre puoi essere aggressivo. Adli è meno abile nell’uno contro uno, ma ha caratteristiche molto interessanti”.

Fiorentina sempre tosta da affrontare. “Non è un caso. La Fiorentina in casa ha perso solo con l’Inter 1-0 e non meritava di perdere”.

Al di là dello spartito, sono i giocatori singoli che fanno la differenza? “Deve essere così. Dobbiamo avere idea su come stare in campo, poi sono i singoli che fanno la differenza. Dobbiamo unire le due cose”.

Come limitare i quinti della Fiorentina? La Fiorentina non ha i quinti, ma ha giocatori esterni offensivi veloci e terzini che spingono, quindi dobbiamo essere molto compatti”.

Con Theo Milan meno offensivo? “No, non credo. Non cambia la nostra idea di provare a fare la partita”.

Foto: sito Milan