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PIOLI IS ON FIRE

23.05.2022 | 13:30

Il Milan è campione d’Italia per la 19°volta nella sua storia. I rossoneri si aggiudicano il tricolore dopo un acceso duello contro l’Inter che ha tenuto sulle spine i tifosi di entrambe le squadre e gli appassionati di calcio. Uno dei protagonisti di questo trionfo è sicuramente  Stefano Pioli, che riesce a conquistare il suo primo trofeo da allenatore.

Il tecnico di Parma che è entrato in punta di piedi quel 9 ottobre del 2019, e con scetticismo iniziale dei tifosi, sostituendo Giampaolo, è riuscito con lavoro e dedizione, applicazione, idee e attenzione a portare i rossoneri sul trono dopo 11 anni, eguagliando i suoi predecessori emiliani ovvero Sacchi che lo ha elogiato molte volte per il  gioco che è riuscito a dare ai rossoneri, e Carlo Ancelotti. Stefano Pioli nasce il 20 ottobre del 1965,  e inizia la sua carriera da calciatore nelle giovanili del Parma a 14 anni, club che gli consente di esordire in prima squadra nel 1982  riuscendo a suon di prestazioni a farsi notare dalla Juventus campione d’Italia che nel 1984 lo acquista. L’esordio con i bianconeri avviene durante una partita di coppa Italia contro il Palermo vinta dalla Juventus 6-0. In bianconero Pioli ha giocato per tre stagioni, dal 1984 al 1987 con 35 presenze e nessuna rete segnata. Pioli riesce anche a giocare nel club che successivamente allenerà, nel 1989 infatti dopo l’esperienza di Verona chiusa anche qui con zero gol segnati passa alla Fiorentina dove milita per sei stagioni ovvero dal 1989 al 1995 collezionando 154 presenze e una rete realizzata. Nella sua esperienza in Toscana Pioli subisce anche un infortunio molto grave durante il match contro il Bari riportando tramite un contrasto di gioco, un arresto cardio-respiratorio.

Conclude la sua carriera da calciatore nel 1999, e le sue ultime squadre sono Pistoiese, Fiorenzuola e Colorno realizzando in quest’ultimo club tre reti. Pioli da calciatore è un difensore che può ricoprire tutti i ruoli della retroguardia, rendendo al meglio nella posizione di stopper, ma nella sua carriera subisce molti infortuni tra cui quattro fratture al metatarso e una dovette richiede un trapianto osseo. Nella sua carriera di allenatore, prima di approdare al Milan ha allenato diversi club, in alcuni anche da subentrato come ad esempio l’Inter dove va a sostituire l’olandese Frank De Boer, rimanendo fino a maggio del 2017 quando viene esonerato dopo la sconfitta dei nerazzurri contro il Genoa. Con la Lazio, che guida per due stagioni ossia dal 2014 al 2016 riesce a portare la squadra ai preliminari di Champions League nella sua prima stagione da allenatore biancoceleste. Il 3 aprile del 2016 viene esonerato dopo la sconfitta nel derby contro la Roma, e viene sostituito proprio da Simone Inzaghi  con cui si è sfidato per aggiudicarsi lo scudetto. Nel 2017, dopo l’esperienza con l’Inter passa alla Fiorentina dove subentra a  Paulo Sousa, e fa il suo esordio da tecnico viola proprio contro i nerazzurri perdendo a San Siro 3-0. La sua prima stagione da tecnico viola si conclude con un ottavo posto, totalizzando 57 punti, mentre nella seconda si dimette dopo una sconfitta contro il Frosinone e lascia il club decimo e in semifinale di coppa Italia.

Foto: Twitter Milan