Pioli: “Joao Mario fuori? C’è chi sta meglio. La Champions era un sogno, ora è difficile. Brozovic…”
In vista della sfida con il Crotone, il tecnico dell'Inter
Stefano Pioli, ha parlato in conferenza stampa:
"La frenata contro la Samp è stata dovuta al secondo tempo, non interpretato con grande lucidità. La sconfitta è pesante e ci ha deluso molto, ma il campionato non è finito, dobbiamo essere bravi e mi aspetto che la squadra trasformi la delusione in grande determinazione. Joao Mario fuori? Riguardo tutti i giocatori che hanno giocato poco, vuol dire che altri elementi stavano meglio. Joao Mario è un centrocampista completo che può fare tutti i ruoli a centrocampo. Discorso Champions chiuso? La Champions era un sogno, difficilissimo da raggiungere: la matematica dice che non è finita, ma non ci nascondiamo dietro i numeri. Ci si dimentica troppo facilmente il percorso che abbiamo fatto, l'ho detto alla squadra. Poteva essere spaventata dopo Israele, dopo Napoli, ma abbiamo fatto un lavoro che ci ha permesso di avere fondamenta importanti. Dobbiamo dimostrare di essere una squadra competitiva, di far parte di questa Inter e del futuro dell'Inter. Brozovic? Non ho ancora deciso se giocherà, ho osservato bene lui e gli altri in questa settimana, anche a livello di sguardi. Un giocatore non può essere giudicato solo da un errore, è un giocatore con determinate caratteristiche. Problemi in difesa? È un problema di distanze: se ci allunghiamo e ci apriamo, ti lasci quasi sempre nei duelli individuali e quelli si possono anche perdere. Serve compattezza, solidità e dobbiamo subire qualche gol in meno. Ho parlato molto in settimana, in questi giorni ci siamo soffermati in situazioni che abbiamo sbagliato nella ripresa contro la Samp. La gara di Crotone? Non credo possa esserci questo dubbio, non possiamo essere distratti. Non arriviamo dal nostro momento migliore o da risultati che possono farti perdere concentrazione. Veniamo da una brutta sconfitta, è quasi un mese che non vinciamo una gara, sarebbe grave pensare alle successive partite e non ritenere molto molto importante la gara di Crotone. Voglio una squadra determinata, ma non accetto il discorso secondo cui il Crotone avrebbe più motivazioni di noi. Medel a centrocampo? Oggi sono aperto a tutto, domani farò le scelte. Il nostro rendimento? Abbiamo rallentato nelle ultime due partite e le responsabilità sono nostre, forse il lavoro deve essere fatto con maggiore profondità. Fino a due partite fa però erano i numeri e voi stessi a dire che eravamo fortissimi. Le ultime due gare devono essere da lezione, devono darci ancora maggior cura dei particolari. Io sono convinto che siamo una squadra forte, non perfetta, ma forte. Se siamo consapevoli di giocarci la riconferma? È una cosa normalissima, tutti ci giochiamo il futuro. Me lo gioco io e se lo giocano i giocatori: bisogna di poterci stare a certi livelli, specie mentalmente. Abbiamo preso una bella legnata, inaspettata e che ci ha fatto male, ma dobbiamo reagire e finire il campionato in crescendo. Non ho mai pensato alla posizione finale, dobbiamo pensare a fare il massimo e ottenere il massimo. I bilanci li faremo alla fine. Il 29 maggio ci guarderemo negli occhi e saremo in grado quello che siamo riusciti a fare". Foto: Twitter Inter