Pioli: “Non facciamo la corsa sul Napoli, siamo il Milan, pensiamo a noi. Dobbiamo superare gli 87 punti dell’anno scorso”
Stefano Pioli, allenatore del
Milan, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara contro la Fiorentina. Queste le sue parole:
"Innanzi tutto parto da Gazidis, gli posso solo augurare le migliori cose per la sua vita privata e professionale; ieri ci ha salutato e ci ha fatto molto piacere. Furlani darà continuità al percorso e al progetto del Club. Buoni propositi anche: veniamo da una brutta prestazione e vogliamo farne una migliore". Cosa vorrebbe dire vincere domani? "Vincere vorrebbe dire tanto, cioè il non rinunciare o arrendersi a una classifica che in questo momento non ci piace. Il campionato è lungo, ci sono possibilità per rientrare in corsa facendo partite al nostro livello. Ci sono tanti punti a disposizione, siamo solo a novembre. Il 2022 è stato molto positivo per noi, ma non ci dobbiamo fermare". Kjaer ha detto che al Milan è mancato qualche dettaglio... "L'aspetto mentale fa sempre la differenza, ma anche quello tecnico-tattico; c'è poco tempo per preparare le partite, ma credo anche che la mia squadra abbia un bagaglio di conoscenze per risolvere qualsiasi situazioni si possa sviluppare. Con la Cremonese abbiamo sbagliato completamente i tempi di gioco, non facendo ciò che era necessario fare per stressare la loro difesa... Domani? Non ci sono altri pensieri, c'è la partita di domani: voglio vedere una squadra con questa mentalità". Sulla Fiorentina: "Grandissimo rispetto per loro, ma dobbiamo rimanere concentrati sulla nostra prestazione; noi possiamo determinarla e il più delle volte riusciamo a portare a casa un risultato positivo". Corsa al Napoli: "Sbagliato da parte nostra pensare agli avversari, noi siamo il Milan, dobbiamo giocare ad alto livello e fare tantissimi punti. Non abbiamo riferimenti, nessuno da inseguire, ma solo il desiderio di esprimerci al massimo delle nostre possibilità". Cosa non vuoi vedere nel 2023? "
Sono tante le cose che possiamo fare meglio. Il nostro peccato originale è stato non vincere con la Cremonese, poi in tante cose possiamo fare meglio. In questa stagione abbiamo fatto bene in casa, meno bene in trasferta, segnando meno ma subendo di meno gol". Come gestire chi è stato convocato e chi no? "Tutto fa riferimento alle motivazioni. Ho fatto l'in bocca al lupo a chi andrà ai mondiali, gli altri avranno più motivazioni per essere convocati in seguito". Come vi siete organizzati per questo periodo? "Molto dettagliata, ci sono vari gruppi di lavoro: chi giocherà domani si allenerà lunedì e poi sarà libero, i nazionali che torneranno il 19 riprenderanno il 5 e non il 2, gli altri del Mondiale dipende dalle varie situazioni. Gli infortunati dipende dal loro recupero. Abbiamo fatto tutto per ritrovarci il 10 dicembre per ritrovarci con chi non è ai mondiali". Come ha affrontato le critiche di queste ultime ore? "Sono sempre più preoccupato a gestire complimenti ed elogi che le critiche, perché queste ci devono dare più convinzioni. Le critiche per mercoledì ci stanno, così come criticarmi; il problema non è stata la compattezza, ma lo sviluppo della palla". Che significato assume il Mondiale per De Ketelaere?.
Il Mondiale è il top per un giocatore, mi auguro che Charles faccia benissimo e che torni con grandi motivazioni, positività e ottimismo". Quota Scudetto? "L'anno scorso era di 87 punti, se ne faremo di meno sarà difficile vincere il campionato". Tatarusanu ha sempre fatto parte della formazione titolare... "Se non l'ho cambiato è perché sono rimasto soddisfatto delle sue prestazioni, sono state continue e in miglioramento".
È un Milan più forte dell'anno scorso? "È un Milan forte, ma non è arrivato il momento dei bilanci. Superare gli 87 punti dell'anno scorso è un grandissimo obiettivo. Noi non vogliamo assolutamente fallire, abbiamo forza di volontà, grande spirito e vogliamo continuare a fare bene". Foto: twitter Milan