Pioli: “Vittoria di squadra. Kalulu e Maignan due esempi di valori e partecipazione”
Orgoglioso e contento della prestazione,
Stefano Pioli ha parlato ai microfoni di
Dazn dopo la vittoria del Milan sull'Empoli: "
Siamo contenti della vittoria e del nostro momento, ma la classifica non è reale quindi viaggiamo di partita in partita. Con convinzione, ma anche con molto equilibrio e attenzione". Sulla difesa blindata: "
Stiamo lottando tutti per difendere la porta. Stiamo lavorando di squadra. Il merito è di tutti, che si applicano e lavorano tanto. Nel primo tempo potevamo segnare il secondo gol, mentre nella ripresa abbiamo creato meno. In ogni caso abbiamo lottato tutti verso l'unico obiettivo della vittoria". Sul discorso nell'intervallo: "
Ho ricordato alla squadra che nelle ultime situazioni di vantaggio a volte non siamo riusciti a portarla a casa. Abbiamo provato a palleggiare senza però essere efficaci avanti, ma quantomeno abbiamo rischiato poco. È una vittoria importante". Sul vantaggio di giocare prima rispetto alle concorrenti: "
A noi è capitato di giocare sia prima che dopo. Ogni squadra dà il massimo per vincere. Noi adesso pensiamo alla prossima perché com'è stato difficile con l'Empoli sarà uguale a Cagliari. Siamo stati squadra e quando sei squadra e hai qualità hai anche tante possibilità di vincere. Poi possiamo migliorare in tante situazioni, ma abbiamo voluto questa vittoria e ci siamo riusciti". Sui 600 gol in Serie A delle sue squadre e su Kalulu: "
Tengo di più a quello di stasera. Non sapevo questo dato. Pierre si sta meritando tutto questo. Ha lavorato con disponibilità e partecipazione anche quando è stato poco coinvolto e questa è la cosa più bella per un allenatore perché significa che c'è del valore dietro il calciatore". Sull'intervento di Maignan in occasione del gol (ha aiutato a piazzare uno schermo di giocatori del Milan dietro la barriera empolese): "
Così fanno le squadre che vogliono vincere le patite. La comunicazione è importante. C'è sempre la voglia di dare un aiuto. Mike è sempre stato così: fa 100 domande per capire meglio i movimenti ed è sempre dentro la partita. Quelli lontano dalla palla sono quelli che devono organizzare posizioni e movimenti. Ce l'ha dentro questa partecipazione". Foto: Sito ufficiale Milan