Pipita e il Napoli: un’altra maglia, lo stesso film. E Ancelotti-Gattuso ha grande fascino
Un’altra maglia, ma lo stesso film.
Gonzalo Higuain si ripresenta al San Paolo e poco interessa, al tifoso medio napoletano, che indosserà la casacca del
Milan piuttosto che quella della
Juve. Gli umori non cambieranno, lo considerano sempre il “traditore numero uno”. E poco importa se quella clausola, addirittura valevole per l’Italia, non l’abbia messa lui.
Higuain avrà sempre la “grande colpa” di aver accettato la semplice idea di andar via dal Napoli che lo aveva adottato, amato, semplicemente idolatrato. Quindi, non doveva lasciare la sua gente per andare alla Juve: il concetto è questo, chi tifa Napoli non ammette altro. Il Pipita con la Juve è sempre stato stato devastante quando ha dovuto incrociare i suoi ex amici: in campionato, in Coppa Italia, sempre. Gol pesanti che hanno influito non poco nel computo complessivo: basti pensare allo 0-1 del San Paolo della scorsa stagione, la
Juve era a “meno quattro” con quella prodezza del
Pipita risalì a “meno uno”, autentica svolta per non farsi staccare in campionato. Ora
Higuain sente il
Milan suo, sarà un oceano di fischi per la sua terza volta in campionato da nemico al San Paolo. Un motivo in più per non perdersi il sabato sera che di temi - all’interno dello stessa sfida- ne propone altri. Il ritorno di
Reina, prevedibilmente destinato alla panchina, e per lui saranno carezze considerato il grande legame con la gente azzurra. Ma anche
Ancelotti contro
Gattuso, l’indiscutibile fascino del “faccia a faccia” tra due amici veri (come sottolineato da Ringhio) che appena undici anni fa alzavano la Coppa dalle Grandi Orecchie. E che potrebbero essere “nemici” (si fa per dire) soltanto per una notte.
Foto: Twitter ufficiale Milan