La verità, soltanto una: vedere il Milan rimediare figuracce come quelle di ieri fa male alla salute. Di tutti, anche di chi tifa Inter, Juve o Napoli. Cinque gol dal Manchester City, dopo i tre che aveva rifilato l'Olympiacos: d'accordo, saranno amichevoli estive, test insignificanti, partite senza senso. Ma un senso c'è, eccome se c'è, se ti chiami Milan e hai un blasone da difendere. Ma anche se ti chiamassi Vattelappesca avresti il dovere di tenere lo sguardo alto e di non abbassarlo, di pensare alla dignità e non alla vergogna che - diciamolo - fa molto più che capolino dopo esibizioni del genere.
A maggior ragione se l'allenatore si chiama Pippo Inzaghi e non vuole perdere neanche a briscola o a scopone scientifico. A maggior ragione se lo stesso Pippo Inzaghi è fresco di nomina, ha un orgoglio sconfinato e va in difficoltà se deve dare spiegazioni. Dopo la gara contro l'Olympiacos ha messo il disco e ci ha fatto tenerezza, della serie: eravamo stanchi, abbiamo trascorso troppo tempo in aereo, si chiudevano gli occhi a me in panchina, figuriamoci in campo. Faceva tenerezza, appunto. Perché Pippo sa che se sei il Milan, puoi anche raccontare le barzellette e strappare qualche risata. Ma se rimedi brutte figure, puoi stare lì ad arrampicarti sugli specchi nel tentativo di trovare mille motivazioni. Potresti essere dialetticamente il migliore sulla faccia della terra, il più convincente dalle Alpi alle Piramidi, nessuno ti crederebbe. I numeri sono impietosi, quelli valgono sempre più di qualsiasi bla-bla-bla. Pare che dopo l'ultima disfatta gli umori di Inzaghi fossero tali da mandare a quel paese qualsiasi conferenza stampa. Cosa avrebbe dovuto dire?
Più che dire, sarebbe il caso di farsi rispettare. Pippo, pensaci: ti hanno dato il Milan con grande fiducia, ma di investimenti finora zero. Parametri zero, soltanto quelli. Prima di fare un passo bisogna liberarsi di Tizio (Kakà) e magari di Caio (Robinho) e Sempronio (Mexes, oppure un altro). Altrimenti, nisba. Altrimenti, Cerci o chi per Cerci resta un sogno. E per un altro attaccante centrale bisogna aspettare che qualcuno faccia un'offerta seria per Balotelli, uno da sopportare (fin troppo chiaro, no?) altrimenti gli atteggiamenti e gli umori nei suoi riguardi sarebbero stati diversi. Una volta il Milan trattava e prendeva Ibra e Sheva, adesso studia un piano per arrivare - con tutto il rispetto - a Campbell. Sinceramente, siamo davvero all'interno di una situazione imbarazzante. Quasi quanto le figuracce rimediate nelle due gare americane. Quasi? Beh, forse ancor più imbarazzante...
Pippo, ti hanno dato il Milan. È giusto che non te lo tolgano per colpe non tue. È ancora più giusto, sacrosanto, che ti regalino i rinforzi. E che un sogno, realizzato, non diventi l'anticamera di un incubo. Pensaci bene, saprai trovare qualche soluzione. Anzi, la pretenderai, visto che la chiedi da tempo e ti dicono che devi aspettare. No, forse hai già aspettato e pazientato. Troppo.