Pit stop, la serie A si è fermata. In attesa di ripartire con un grande fine settimana, il prossimo. Occasione propizia per dare un voto, molto parziale, ai venti allenatori. Soltanto un assaggio, non una sentenza.
COLANTUONO 6
Qualche cedimento importante nelle ultime partite, soprattutto il tonfo contro il Toro. Ma è l'allenatore giusto per l'Atalanta, discuterlo sarebbe poco carino.
PIOLI 6
Forse manca qualche punto rispetto alla tabella di marcia prevista. Ma il Bologna deve salvarsi, possibilmente in carrozza. C'è il materiale per farlo.
PULGA-LOPEZ sv
Si sono presentati a Cagliari con un botto in casa del Torino. Ma non è giusto dare una valutazione dopo pochi giorni dall'addio a Ficcadenti.
MARAN 7
Un premio alla gavetta infinita. Rolando ha allenato in tutte le categorie, gli hanno consegnato il Catania per l'esordio in serie A. L'impronta si vede.
CORINI sv
Non basta l'esordio con vittoria sulla panchina del Chievo per esprimere un giudizio. Di sicuro Genio ha trovato l'ambiente ideale (tanti amici) per cancellare le parentesi non buone di Crotone e Frosinone.
MONTELLA 7
Dategli una punta e vi solleverà il mondo. È arrivato a Firenze con le idee chiarissime e il carisma di un condottiero predestinato al successo. Lo sfondatore da doppia cifra a gennaio e sarà un trionfo.
DE CANIO 6,5
Manca forse qualche vittoria in casa, ma ha la competenza per far girare a dovere il Genoa. Trasmettendo quella mentalità offensiva che ora si vede a tratti, ma che appartiene al suo repertorio.
STRAMACCIONI 7
Sta curando gli equilibri difensivi dell'Inter con risultati confortanti. Mancava semplicemente questo per la quadratura del cerchio. E lui si sbatte: le soddisfazioni possono essere enormi.
CONTE 8
Dalla tribuna o dalla panchina, ormai il segnale l'ha lanciato. E la Juve ha in tasca il telecomando di don Antonio, quindi non si smarrisce. Magari non brillantissima in qualche occasione, ma non bastano 46 risultati utili, serie in corso?
PETKOVIC 7
Il profilo giusto: serenità, convinzione, ordine tattico e mentalità. La Lazio ha trovato un artista della panchina. Dovrà confermarsi, ma il biglietto da visita è di lusso.
ALLEGRI 4,5
Non se la prenda, al timone del Milan paga un mercato assurdo. Ma quando deve metterci qualcosa di personale non si nota una mano ferma. Pur nell'emergenza, e con un organico nettamente più debole, bisognerebbe offrire al popolo un'idea di squadra.
MAZZARRI 7,5
Ha il controllo totale del Napoli. Neanche sotto tortura lo direbbe, ma il suo sogno è quello di vincere lo scudetto, prenotare la statua sotto il Maschio Angioino e andarsene alla ricerca di nuove avventure. I presupposti per provarci fino in fondo ci sono.
GASPERINI 6
Quattro partite non sono uno specchio fedele, le ultime due (quattro punti in tasca) hanno dato indizi confortanti dopo il doppio passaggio a vuoto iniziale. Fondamentale che decida con la sua testa e che su Miccoli (re di Palermo) non sia faccia condizionare dalle eventuali sparate di Zamparini.
DONADONI 5,5
Qualche arbitraggio sfortunato (restiamo soft) per il Parma che avrebbe dovuto raccogliere almeno due-tre punti più. Ma è forte la sensazione che l'allenatore non stia sfruttando a dovere l'organico. La società non lo discute, anzi presto lo sosterrà ulteriormente con il rinnovo di contratto.
STROPPA 6,5
Sbaglia quando denuncia la presenza di troppi allenatori raccomandati. Esistono, non solo nel calcio, da sempre. E potrebbero dire la stessa cosa di lui: dalla Prima Divisione alla serie A in un colpo solo. Invece merita la chance, se la sta giocando con buone idee, malgrado un organico troppo giovane. E non adeguato in difesa.
ZEMAN 6
Non gli hanno dato gente adatta al 4-3-3 di sua competenza, anche se - non è una contraddizione - il mercato della Roma è stato Interessante. Sarebbe ingiusto giudicarlo o bocciarlo dopo poche settimane.
FERRARA 6,5
I giovani di qualità, le idee semplici, un centrocampo che funziona. E una interpretazione difensiva, quella della Samp, degna di Ciro quando spopolava in marcatura.
COSMI 6,5
L'adrenalina di Serse per cancellare in fretta un pesante handicap. Il Siena se la giocherà con in fondo, avrà il carattere di ferro di chi lo guida, con la convinzione di potersi lasciare tre sorelline alle spalle.
VENTURA 6,5
Il Torino è in buone mani, anche se non ha un attaccante sicuramente da dodici-quindici gol. Peccato per la sconfitta contro il Cagliari che ha interrotto un periodo d'oro.
GUIDOLIN 6
La bravura non ai discute. Ma deve restare più sereno, gestire meglio le sconfitte, senza drammatizzarle. Troppo lunga la punizione inflitta a Maicosuel dopo il rigore che è costato la qualificazione in Champions.