Pjanic: “Ho creduto alle promesse della Roma, ma non abbiamo vinto niente. Sulla Juve…”
14.10.2016 | 09:45
Il centrocampista della Juventus, Miralem Pjanic, ha parlato ai microfoni di La Repubblica, spiegando il suo addio dalla Roma: “Ogni mio trasferimento è stato un salto di qualità, anche se la mia bacheca è ancora vuota. Era il momento di andare. Ho sempre creduto alle promesse del club, rinnovando il contratto. Continuavano a ripetermi che avrebbero costruito una squadra da scudetto, ma purtroppo in cinque anni non abbiamo vinto niente. Ne ho 26, la carriera non dura in eterno, non potevo più aspettare. La Juve mi voleva da anni. Ne ho parlato anche con Spalletti, con De Rossi e con Totti. Il capitano mi ha detto che gli dispiaceva ma mi capiva. Avrebbe preferito che rimanessi in giallorosso ma sapeva che dovevo fare la mia strada. Amerò sempre Roma e la Roma: lì ho condiviso tutto, gioie e dolori. Ma era giusto andarsene. Solo una maglia non potrei mai mettere: quella della Lazio, perché ho giocato nella squadra buona di Roma. La Juve vale l’Inter, il Milan, il Napoli. Da fuori la Juve sembrava molto tosta, sapevi che era quasi impossibile che perdesse. Qui ho capito perché: costi quel che costi, si vuole vincere, e nient’altro. A Roma invece c’erano più tentazioni. Ma conosco le dinamiche romane e non essendo né scemo né pazzo ho sempre anteposto il mio lavoro a tutto. Poi non c’è niente di male a divertirsi una volta ogni tanto o a uscire a cena, no?”.
Foto: Twitter Juventus