Pochettino, dalla Champions sfiorata alla Juve che non c’era. Numeri di un tramonto
La fine di un'era.
Mauricio Pochettino e il
Tottenham si dicono addio dopo un matrimonio lungo 5 anni e mezzo con annesse 293 partite. Il bilancio parla di zero titoli, ma con il tecnico argentino gli
Spurs hanno avuto una crescita incredibile. Pochettino ha preso una squadra che gravitava in zona Europa League e l'ha trasformata in una delle grandi di
Premier. La finale della scorsa
Champions League - la prima nella storia degli Spurs - è stata l'apice della scalata di Pochettino, nonostante un epilogo non proprio fortunato con la sconfitta contro il Liverpool in quel di Madrid. In estate non sono mancati i rumors su un possibile addio, ma mai - ribadiamo, mai - Pochettino è stato in corsa per la panchina della
Juve, che ha puntato subito su Maurizio Sarri per il post Allegri. Dal 2014, nella bacheca del Tottenham non si è aggiunto alcun trofeo, ma senza dubbio l'era
Pochettino verrà ricordata a lungo dalle parti di Londra. L'avvio della stagione in corso ha fatto scricchiolare la posizione di Mauricio: il 24 settembre la clamorosa sconfitta ai rigori contro il Colchester United, squadra della quarta categoria inglese) in Carabao Cup. Poi una settimana dopo arriva il tonfo casalingo (7-2) contro il Bayern in Champions. Da allora, ecco l'inizio del tramonto: nessuna vittoria in Premier League nelle successive 5 gare (tre pareggi e due sconfitte) e una classifica da incubo che vede attualmente il Tottenham in 14esima posizione con appena 14 punti raccolti in 12 giornate. Impossibile salvare la panchina di fronte a certi numeri. Un addio inevitabile, dunque, tra gli Spurs e il suo ormai ex condottiero
Pochettino. Ora all'orizzonte c'è Mourinho, candidato numero uno per raccogliere l'eredità di Mauricio.
Foto: AS