Pochettino: “Trump mi metterà pressione, vuole vincere i Mondiali”
20.03.2025 | 20:00

Mauricio Pochettino, CT della Nazionale degli Stati uniti, ha parlato al The Telegraph per raccontare com’è nata la sua avventura alla guida della nazionale degli Stati Uniti.
Queste le sue parole: “L’Inghilterra è una seconda casa per me adesso; ma io sono argentino, poteva essere una situazione controversa. Prima ero sempre al centro del dibattito come possibile successore di Southgate, ma a causa del mio rapporto con Daniel Levy, mi diceva sempre che il calcio è una questione di tempismo. La decisione di iniziare a cercare un allenatore è stata presa dopo che avevo già firmato con gli Usa. Ho firmato e dopo la FA ha scelto Tuchel: non ne sono rimasto sconvolto. Un giorno tornerò al Tottenham” .
Pochettino non ha dimenticato però i tanti anni passati al Tottenham, club nel quale vorrebbe tornare un giorno: “Vorrei farlo prima o poi. Vorrei vincere un giorno con il Tottenham. Eravamo così vicini a farlo ed è stato veramente doloroso. Al Chelsea ho passato un’annata molta produttiva, ma con gli Spurs sono rimasto quasi cinque anni e mezzo, in cui siamo riusciti a lottare per la Premier League, quando prima la squadra giocava per obiettivi ben diversi”.
Infine sulle richieste di Trump: “Stavo ascoltando una conversazione tra il Presidente Trump e quello della Fifa Gianni infantino, al quale il Presidente ha chiesto se gli Usa possono vincere la Coppa del Mondo. Infantino ha risposto di sì, e io sono rimasto deluso, perché avrebbe dovuto dire ‘chiedi al tuo allenatore’, Pochettino, perché di sicuro può darti un’opinione migliore. E ora credo che Trump ci metterà tanta pressione, perché siamo la squadra del paese ospitante”.
Foto: sito USA