Pogba apre alla Juve, ma non poteva essere il giorno degli accordi. I retroscena

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Una lunga riunione, iniziata all’ora di pranzo e terminata poco prima di Juve-Lazio. Al centro dell’attenzione Paul Pogba e non solo. La presenza dell’avvocato Rafaela Pimenta ha portato a un summit proficuo: l’apertura del Polpo alla Juve per un ritorno alla Juve a parametro zero è chiara. In questo momento Pogba ha voluto ascoltare prima la Juve, a costo di rivisitare le sue richieste di ingaggio assolutamente in doppia cifra (attualmente guadagna più di 15 milioni). Sono state messe le basi: la Juve è partita da 8 milioni a stagione più un paio di bonus, potrà aumentare leggermente la base fissa e i bonus. Ma la cosa più importante è aver memorizzato la volontà di Pogba di tornare in bianconero, malgrado il pressing del Paris Saint-Germain che metterebbe sul tavolo una cifra più importante. Un giorno significativo che potrebbe fare da apripista per il Grande Ritorno del Polpo in bianconero. Non poteva essere questo il giorno delle intese, ma di sicuro l’apertura è significativa, tenendo conto che poi Pogba deciderà in base alle altre proposte. Ma se fosse stato soltanto un aspetto economico, non avrebbe detto al suo avvocato intanto di ascoltare la Juve. Per le firme c’è tempo, le frenate dialettiche di Arrivabene fanno parte del gioco. L’importante era trasmettere messaggi di totale gradimento verso il Polpo per mettere una base significativa, pur sapendo che la concorrenza c’è e che il pericolo principale si chiama PSG. Foto: Twitter UEFA