Pogba: “Il 10 a Yildiz? Non è il mio numero ma della Juve. Ho detto no a Guardiola per i bianconeri”

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Altri passaggi dell'intervista di Paul Pogba, centrocampista della Juventus, che ha parlato di diversi temi.



Queste le sue parole a ESPN: "Il 10 a Yildiz? Non è il mio numero, è della Juve! Quando nel 2016 sono tornato a Manchester, non mi sono portato dietro il 10. Ho detto a Kenan che ha talento, gli voglio bene e merita quella maglia. Lo avevo già capito ai primi allenamenti che era un ragazzo diverso. Dissi subito ai compagni: Yildiz deve venire in prima squadra. Il 10 non è il mio, sarà sempre della Juve. La Juventus ha fatto bene a pensare al presente, io ero squalificato per 4 anni quando hanno assegnato il 10 a Kenan".

Ci racconta un aneddoto su Conte? "Antonio è molto forte tatticamente, una volta contro il Parma dava indicazioni e disse a Chiellini di fare un passaggio "dentro". Soltanto che urlando ha capito anche l’avversario e abbiamo subito gol. Conte mi colpì perché poi si scusò per la rete presa".

E Allegri? "Con lui una camicia non bastava, glielo dicevo sempre. Abbiamo organizzato una cena d’addio quado se ne è andato dalla Juve e ha pagato tutto lui. Max lo vedrei ovunque, ma non sono il suo agente: magari in Inghilterra".



Il suo amico Ibrahimovic l’ha chiamata per provare a portarla al Milan?  "Ibra sarà sempre Ibra, una leggenda del club: con la sua esperienza può dare tanto ai rossoneri. Chiamarmi per portarmi al Milan? Zlatan sa che sono sotto contratto con la Juve".

In futuro sarà possibile vederla in Italia con una maglia diversa da quella della Juventus? "Oggi è impossibile, non mi vedo con un’altra maglia. Il mio focus adesso è quello di tornare a indossare quella della Juve".



Il suo grande amico Evra l’ha sponsorizzata al Marsiglia: raggiunge Rabiot? "Zio Pat conosce la mia situazione, ha detto così per scherzo perché è amico di Benatia e perché ha giocato al Velodrome. No, non sono stupito di vedere Rabiot al Marsiglia, ma immaginavo andasse in Inghilterra".

È vero che in passato ha detto no a Guardiola per la Juventus? "Sì".

Da quale altro top tecnico vorrebbe essere allenato prima di chiudere la carriera? "Ferguson. L’ho avuto, ma solo un po’: ero giovane".

Sul Mondiale: "Il sogno del Mondiale c’è, ma Deschamps non ha aperto porte a nessuno. Sono io che devo aprirla: mi ha consigliato di lavorare".

A bruciapelo. Tevez o Ronaldo? "Tutti e due".

Pirlo o Kantè? "Entrambi".

Conte, Allegri o Mourinho? "Sono stato bene con tutti e tre, anche con Mourinho".

Foto: twitter Juventus