Ultimo aggiornamento: sabato 16 november 2024 18:20

Polemica sui calendari, le leghe europee e la Fifpro attaccano la FIFA che risponde: “Ipocrisia, tuteliamo i giocatori”

23.07.2024 | 13:01

Botta e risposta rapido tra le principali leghe Europee e la FIFA, in merito ai calendari saturi.
Le Leghe Europee e la FIFPRO Europe – ovvero il sindacato internazionale dei calciatori – hanno deciso di passare all’attacco della Fifa. Si sente spesso parlare in queste settimane del calendario sempre più saturo di impegni, con l’aggiunta nella prossima stagione del Mondiale per Club con il suo nuovo format che aggiungerà ulteriori partite alle big italiane ed europee.

In un’azione congiunta, i due organi hanno reso noto con un comunicato ufficiale la propria iniziativa: “Per molti anni leghe e associazioni dei calciatori hanno ripetutamente esortato la Fifa a sviluppare un chiaro, trasparente ed equo processo riguardo il calendario internazionale delle partite. L’ultima richiesta formale è stata inviata prima del Congresso e del Consiglio Fifa di maggio. Purtroppo la Fifa ha costantemente rifiutato di includere le leghe nazionali e le associazioni dei calciatori nel suo processo decisionale. Il calendario internazionale è ormai oltre la saturazione ed è diventato insostenibile per le leghe nazionali e un rischio per la salute dei calciatori. Lle decisioni della Fifa negli ultimi anni hanno sistematicamente favorito le competizioni della Fifa e i suoi interessi commerciali, trascurato le responsabilità della Fifa come organo di governo e danneggiato gli interessi economici delle leghe nazionali e il benessere dei calciatori. Leghe e calciatori non possono accettare che le regole siano decise unilateralmente, l’azione legale è l’unico passo responsabile per proteggere il calcio, il suo ecosistema e la sua forza lavoro dalle decisioni unilaterali della Fifa che ha un abuso di posizione dominante: la Fifa svolge un doppio ruolo, sia di ente regolatore globale del calcio sia di organizzatore di competizioni. Questo determina un conflitto di interessi che, in linea con la recente giurisprudenza dei tribunali dell’Unione Europea, impone alla Fifa di esercitare le sue funzioni di regolamentazione in modo trasparente, obiettivo, non discriminatorio e proporzionato”.

Immediata la risposta della FIFA che si difende in questo modo: “Il calendario attuale è stato approvato all’unanimità dal Consiglio FIFA, composto da rappresentanti di tutti i continenti, compresa l’Europa, a seguito di una consultazione completa e inclusiva, che ha incluso la FIFPRO e gli organi di Lega. Il calendario della FIFA è l’unico strumento che garantisce che il calcio internazionale possa continuare a sopravvivere, coesistere e prosperare insieme al calcio per club nazionale e continentale alcune leghe in Europa – esse stesse organizzatrici e regolatrici delle competizioni – agiscono con interesse commerciale, ipocrisia e senza considerazione per tutti gli altri nel mondo. A quanto pare, questi campionati preferiscono un calendario ricco di amichevoli e tournée estive, che spesso comportano lunghi viaggi in tutto il mondo. Al contrario, la FIFA deve tutelare gli interessi generali del calcio mondiale, compresa la tutela dei giocatori, ovunque e a tutti i livelli del gioco. Nel suddetto reclamo portato avanti da Leghe Europee e Fifpro (il sindacato europeo dei calciatori), si leggeva fra le altre cose che la Fifa ha un “abuso di posizione dominante” e che “svolge un doppio ruolo, sia di ente regolatore globale del calcio sia di organizzatore di competizioni. Questo determina un conflitto di interessi che, in linea con la recente giurisprudenza dei tribunali dell’Unione Europea, impone alla Fifa di esercitare le sue funzioni di regolamentazione in modo trasparente, obiettivo, non discriminatorio e proporzionato”.
Foto: logo FIFA