Pradè: “Grande Fiorentina contro la Juve, alimentiamo l’entusiasmo. Castrovilli in crescita”

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Daniele Pradè, direttore sportivo della Fiorentina, ha parlato facendo il punto in casa viola ai microfoni di Radio Rai: "Dobbiamo alimentare l’entusiasmo del presidente Commisso: speriamo che metta in atto tutte le cose che ha in testa. Speriamo che lasci qualcosa a Firenze, oltre al centro sportivo e lo stadio". Su Castrovilli: “E’ un momento felice per lui: è un giocatore moderno, è un centrocampista che ha visione e corsa, ma va lasciato lavorare, non voglio che tanti complimenti lo distraggano. Ci sono tanti giovani come lui che possono fare bene”. Sulla mancanza di un attaccante: “Abbiamo tre centravanti tutti con caratteristiche diverse: Boateng è un falso nove, mentre gli altri due sono molto più giovani”. Sui giovani della squadra: “Non pensavamo di avere un patrimonio così importante, la tournée in America ci ha indicato la strada da seguire, un percorso non facile visto che poi abbiamo deciso di acquistare anche giocatori di esperienza”. Sulla Juventus di sabato: “Non è bello parlare delle altre squadre, ma sappiamo che Sarri ha bisogno sempre di tempo. La Fiorentina ha fatto una grande prestazione per cui ci può stare una giornata storta della Juventus”. Sugli obiettivi della squadra: “Noi siamo sempre stati chiari fin da luglio: quest’anno serve pazienza, sarà una stagione di transizione con 18 calciatori nuovi. Montella ha avuto tutto il gruppo a disposizione solo venerdì perciò dobbiamo lavorare e creare un’identità. Darci oggi un obiettivo non sarebbe corretto, l’anno prossimo dovremo darci un target”. Sulla mancanza di una vittoria: “Il calendario non ci ha aiutato perché nelle prime giornate abbiamo affrontato solo grandi squadre. Atalanta stanca dopo la Champions? No, sarà stimolata domenica contro di noi”. Sull’estate di Federico Chiesa: “Adesso pensiamo al presente, Federico si deve divertire: è rientrato con il sorriso. Adesso deve riprendere se stesso: è stato messo in discussione per una partita in Nazionale, diventerà certamente un campione”. Sul VAR: “È uno strumento importantissimo ma l’arbitro non deve togliersi le proprie responsabilità. La classe arbitrale italiana è tra le migliori al mondo, come preparazione psicologica, fisica e tecnica”.