Pradè: “Mercato soddisfacente, sarà un anno di transizione. Ora tocca a Montella…”
03.09.2019 | 13:42
Il direttore sportivo della Fiorentina, Daniele Pradè, ha parlato in conferenza stampa facendo il punto dopo la chiusura del mercato: “Il senso della mia presenza qui è prendermi le responsabilità di quanto fatto. C’è sempre condivisione, ma la responsabilità alla fine è mia. Ho chiesto pazienza, ora ci aggiungo la comprensione. Abbiamo deciso di lavorare sui giovani, che sono come piantine. Vanno annaffiate e fatte crescere. Mi è dispiaciuto che tutti abbiano notato solo l’errore di Ranieri. Lì è comprensione. L’errore non lo farà più perché è forte, ma ha bisogno di crescere. Abbiamo otto prodotti del settore giovanile, come nessuno in Europa. Siamo la prima o la seconda squadra con l’età media minore in Europa. Ovviamente sono arrivati anche dei giocatori esperti, perché altrimenti i giovani non crescono. Il saldo è negativo di circa 5 milioni complessivamente. Ho avuto carta bianca col budget, ne avevo uno molto più alto. Ma non bisogna spendere tanto per farlo. Siamo in un anno di transizione. Sono stato chiaro dall’inizio, Chiesa non lo vendevamo a nessuno. E altre società hanno fatto lo stesso con noi. L’Udinese e il Sassuolo sono società fortissime, il Milan non vendeva Suso. Non si poteva fare di più. Abbiamo lasciato andare solo Raphinha perché i costi non erano accettabili. Ieri la decisione era tra Oudin e Ghezzal, perché è esperto e differente dal resto della nostra rosa. Siamo 28 o 29 coi tre portieri, tanti. Gli unici che non rientravano nel nostro progetto iniziale erano Eysseric, Dabo e Thereau, mentre dovevamo valutare Thereau. Ci siamo visti poco fa con Joe e il presidente e i giocatori saranno reintegrati e messi a disposizione dell’allenatore. Noi siamo ancora un cantiere aperto, abbiamo fatto le prime operazioni a metà luglio… Adesso tocca a Montella trovare il modo migliore di costruire il puzzle, perché squadra è coperta in ogni reparto. Possiamo giocare con più moduli, abbiamo tante alternative. Abbiamo fatto una battaglia lunga e faticosa per Pedro. Partivano da 20 milioni, l’abbiamo fatta scendere di un bel po’. Quest’anno sarà un lavoro di costruzione. Tonali? L’idea futura è quella di prendere tanti giocatori italiani e del territorio. Inizieremo dal settore giovanile, sarà un lavoro lungo, ma questa è l’idea. Il presidente e Joe tengono ai rapporti con le società, per questo io non posso parlare col giocatore. Il loro rapporto con Cellino è forte. Tonali ci piace, è forte. All’assemblea di Lega Joe ha parlato con Cellino, il quale ha detto di non volerlo vendere e per questo abbiamo chiuso con quell’idea. La stessa cosa vale per De Paul: abbiamo un grande rapporto con Pozzo, lo sa il presidente e lo sa Claudio Vagheggi che ha un ottimo rapporto con gli agenti del ragazzo“.
Foto: Fiorentina Twitter