Prandelli saluta il Genoa: “Credevo di poter ricostruire, ma non ho rimpianti”

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Cesare Prandelli, che non sarà confermato dal Genoa che ha scelto Andreazzoli, ha voluto ringraziare e salutare il club ligure con una conferenza stampa, nella quale ha ringraziato la società. "Faccio una premessa, non amo parlare in questo contesto, ma volevo ringraziare le persone che hanno collaborato con me. C'è rammarico perché ci credevo, volevo costruire qualcosa di importante, volevamo condividere un progetto e secondo me ci stavamo riuscendo. Nel calcio bastano pochi episodi: sarebbe bastato il gol su rigore con la Roma e ci saremmo salvati a tre giornate dalla fine, e la storia sarebbe stata diversa. Questa piazza ha una grande potenzialità, bisogna riavvicinare le forze e i tifosi. Il calcio moderno, secondo me, li sta allontanando, e questo non va bene, perché a volte avevamo la sensazione di essere soli". "Non ho rimpianti, anche se mi sarebbe piaciuto cominciare una stagione dall'inizio. Era una sfida difficile, ma la piazza è straordinaria. Non per ripetermi, ma bisogna ripartire da lì e da chi scende in campo. Unendo le forze potrebbe venire fuori qualcosa di importante. Piatek? Una squadra che si dee salvare deve poter contare su giocatori che sono una garanzia in area di rigore. Lì è entrato in gioco il bilancio, ed in questo caso l'allenatore non può obiettare. Ho solo detto che era necessario sostituirlo con un giocatore che conosce il campionato italiano". "Cosa non ha funzionato? Iniziare la stagione con due mesi di tempo per plasmare la squadra ti dà un vantaggio. Questa esperienza mi lascia persone speciali e straordinarie, il rapporto rimarrà molto solido e ci sono delle potenzialità enormi. Si può considerare un divorzio consensuale. Il mio futuro? Voglio ritrovare un po' di serenità e vedere il calcio in maniera distaccata, alla fine è un gioco, le cose serie sono altre". Foto Twitter Genoa