Preziosi: “I bilanci di molte società sono a rischio. Il Governo ci deve aiutare e serve riaprire gli stadi”
29.07.2021 | 09:54
Il presidente del Genoa, Enrico Preziosi, nel corso di un’intervista al Corriere della Sera, si è soffermato sul tema relativo alla riapertura degli stadi. Ecco le dichiarazioni del numero uno del grifone. “Senza pubblico negli stadi e forme di aiuto dal Governo, il Chievo potrebbe non essere un caso isolato. I bilanci di molte società sono a rischio. È semplice da spiegare: dopo un anno e mezzo di mancati introiti da botteghino ora la nuova regola impone il distanziamento interpersonale di un metro. In pratica in quasi tutti gli stadi d’Italia saremmo costretti, se la normativa venisse confermata, a occupare un seggiolino ogni quattro, aprendo di fatto gli impianti per il 25 per cento della capienza. Con queste imposizioni avviare la campagna abbonamenti o vendere i pacchetti hospitality è impossibile. Io poi ho pure il rammarico di aver appena investito cifre ingenti per ammodernare Marassi. Se prosegue la mancanza di dialogo con il Governo, dovremo pensare a una soluzione. In tal caso dovremmo fermarci a pensare a cosa fare. Le nostre richieste non possono non essere prese in considerazione ma sono fiducioso che attraverso un tavolo di negoziazioni arriveremo con l’Esecutivo a un punto di intesa”.
Poi aggiunge: “Ho la sensazione che qualcuno percepisca i presidenti delle società di calcio come ricchi scemi. Il luogo comune è “si lamentano ma poi siglano contratti milionari”. Ma a chi nutre questa convinzione vorrei spiegare che per ogni accordo siglato, la metà degli ingaggi pattuiti ai giocatori viene riversata nelle casse dello Stato in forma di contributi. Le società di calcio sono aziende e come tali dovrebbero essere trattate. Perciò mi domando come sia possibile che il Governo, che con le regole sul pubblico negli stadi limita le mie entrate, poi pretenda dal calcio gli stessi prelievi fiscali precedenti alla pandemia”.
FOTO: Sito ufficiale Genoa