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Preziosi: “Il mio ciclo è finito, ma la contestazione è assurda. Costretti ad andare in ritiro”

15.03.2017 | 23:05

Preziosi

Il Genoa domani non si allenerà nel suo centro sportivo di Pegli: una precisa scelta della società, quella di  andare in ritiro anticipato in vista della gara contro il Milan, dettata dal clima arroventato attorno alla squadra dopo la sconfitta nel derby, con i tifosi esausti della situazione venutasi a creare. Queste le parole del presidente Preziosi a Telenord: “Siamo stati costretti a lasciare casa nostra e ad andare in ritiro. Quando il Genoa vince è la squadra dei tifosi, quando il Genoa perde è la squadra di Preziosi. Non ho mai contestato le loro posizioni, sono liberi di farlo però questa cosa è assurda. Sono per il confronto, affronto volentieri tutti. Sono pronto a prendere gli sputi della gradinata già da domenica, non ho paura, io ci sono. Faccio quello che posso e riconosco che non è sufficiente. lo riconosco, il mio ciclo è finito ma ugualmente faccio di tutto per il Genoa, però è sbagliato distruggere dieci anni di lavoro. Ribadisco, se si farà avanti un compratore serio non gli farò nemmeno un prezzo. Mi accusano per il mercato? Io e i miei collaboratori abbiamo commesso degli errori, ma in assoluta buona fede. Stiamo cercando di venirne fuori. Ho sempre fatto le scelte ascoltando l’allenatore, però mi parlate di Ocampos, che domenica ha preso quattro in pagella, o di Rincon che non gioca più per motivi che preferiscono non dire. La crisi? Non ho mai preso un punto di penalizzazione per ritardi di pagamento degli stipendi. Faccio una richiesta ai tifosi: fino a quando non saremo matematicamente salvi, state vicini alla squadra, aiutateli”.

Foto: sito ufficiale Genoa