Protocolli, polemiche, risse verbali. Ma la Nations League che senso ha?
Polemiche, una dietro l’altra. Protocolli da rispettare, da rivedere, da rivisitare. Risse verbali, come se piovesse, ma ormai siamo abituati. Però bisognerebbe dire una cosa, e non tutti lo fanno: che senso ha giocare la
Nations League durante una situazione così critica, in qualche caso drammatica, con la seconda ondata del Covid-19 in corso, tanto che se ne sono accorti anche quelli che ignorano qualsiasi cosa? Si parla molto di bolla, e probabilmente non ci sono le condizioni per praticarla, ma non si dice che la Nations League andava abolita, messa in un cassetto per giocarla in altri momenti. Invece no: viaggi anche intercontinentali, calciatori che si espongono a qualsiasi tipo di rischio per una manifestazione che definirla superflua - con l’aria che tira - è un eufemismo. Prima di parlare di protocolli da modificare, eventuali e varie, bisognerebbe dedicarsi al buon senso. Ma quando? Foto: Uefa Nations League