Il provocatore: “De La, per Higuain magari non parlare di…”

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Il calcio, si sa, non è una scienza esatta. A maggior ragione quando si parla di mercato. A volte però 2+2 può fare 4 anche in questo magnifico circo. Il nostro Jody Colletti, all’interno di questo spazio, proverà a tratteggiare scenari di vario tipo, magari di difficile realizzazione ma comunque al limite della provocazionePensieri in libertà.



Qualche premessa prima di sviluppare un paio di riflessioni abbastanza semplici.

1) Gonzalo Higuain è reduce dalla miglior stagione della sua carriera, certificata dall’abbattimento del record di gol in Serie A che resisteva dal 1950.  Nel suo contratto, attualmente in scadenza nel 2018, è inserita una clausola rescissoria da 94 milioni di euro. E il presidente Aurelio De Laurentiis, legittimamente, soltanto previo versamento di tale cifra sarebbe obbligato ad accettare la partenza del suo alfiere: conditio sine qua non, nessuno sconto.



2) Napoli ama El Pipita, che alle pendici del Vesuvio sta bene ed è trattato come un re, ma già lo scorso dicembre a precisa domanda  rispose: “Restare a vita? Questo non posso prometterlo”.

3) Il centravanti argentino fra meno di sei mesi compirà 29 anni e in queste tre stagioni in Italia ha vinto una Coppa Italia e una Supercoppa di Lega, successi ai quali vanno sommati quelli conseguiti al Real Madrid, il club dal quale il Napoli lo prelevò nel 2013 per circa 40 milioni di euro (3 Liga, 1 Coppa del Re e 2 Supercoppe di Spagna). E ci sta che Gonzalo, essendo nel pieno della maturità calcistica e avendo davanti a sé altre 4-5 stagioni ai massimi livelli, abbia voglia di mettere le mani su qualche altro trofeo importante.



4) Nicolas, il fratello-agente dell’ultimo capocannoniere della Serie A, nelle ultime ore ha dichiarato espressamente: “Il presidente chiede solo la clausola rescissoria per un’eventuale cessione, noi a fronte di questa richiesta abbiamo deciso di non rinnovare il contratto. Rispetteremo l’accordo in scadenza nel 2018, lui si allenerà con professionalità come sempre, ma poi non so cosa succederà, se qualche club riuscirà a comprarlo o meno. La società vuole ancora acquistare giocatori giovani e di prospettiva, ma non bastano per vincere in Italia ed essere competitivi in Champions”.

Tutto ciò premesso, arriviamo alle riflessioni.

È vero che i contratti hanno, dovrebbero avere un valore, ma è noto a tutti come nel calciomercato sia preponderante la volontà del giocatore. E a De Laurentiis, al netto di quelle che saranno le sue dichiarazioni pubbliche, non converrebbe assumere un atteggiamento oltranzista sulla falsariga di quello tenuto recentemente con Koulibaly (altro caso, ma meno spinoso, con il quale il numero uno partenopeo - prima o poi - dovrà fare i conti). Non crediamo che dietro il sopra riportato virgolettato si celi la classica voglia di giocare al rialzo sull’ingaggio in sede di rinnovo, gli Higuain sanno bene che in Italia non puoi guadagnare quanto in Inghilterra o a Madrid, al Bayern o al Psg. E i top club esteri non avrebbero difficoltà a corrispondere al delantero di origini francesi uno stipendio che possa sfiorare o abbattere il muro della doppia cifra, mentre all’interno dei nostri confini c’è solo una società dal fatturato importante (ma non paragonabile a quello delle grandissime d’Europa). Ma questo è un altro discorso, almeno per ora: parlare di Juve, che un top player in avanti lo cerca, potrebbe scatenare una guerra civile. Oltretutto Nicolas ha fatto ruotare il discorso soprattutto attorno all'aspetto tecnico ed alla clausola, a conferma che Gonzalo e il suo entourage hanno messo in conto di lasciare Napoli, possibilmente già questa estate ove vi fossero le condizioni. Anche perché restare alla corte di Sarri senza le massime motivazioni non gioverebbe ad alcuna delle parti. Né lo sconforto derivante dall’ennesima finale persa con l’Argentina può giustificare simile presa di posizione, anche perché ha parlato il procuratore e non il diretto interessato su un’eventuale onda emotiva.

Indi per cui al presidentissimo azzurro restano essenzialmente tre strade da percorrere. Anzi due, perché oggi non ci sembra verosimile che il Napoli abbia la forza di prendere fior di campioni affermati, come indirettamente auspicato dal fratello-agente del bomber. La prima porterebbe al rinnovo, ma l’importo della clausola rescissoria andrebbe abbassato sensibilmente. La seconda è andare al muro contro muro, con tutti i rischi che ne conseguirebbero. In entrambi i casi, se questa è l'aria, è bene che alle latitudini di Castel Volturno si inizi a pensare ad un futuro senza Higuain, quanto prossimo lo vedremo. L’importante è che De La non se ne esca con la solfa dei milioni di euro di danni per la lesione dei diritti di immagine. Come fatto per Koulibaly.

Jody Colletti    Twitter: @JodyColletti

Foto: Twitter Napoli