Quantità e qualità: Matuidi abbraccia la Juve…con un anno di ritardo
Con un anno di ritardo,
Blaise Matuidi abbraccia la
Juventus. Il 25 agosto del 2016 l’ad bianconero
Beppe Marotta si era così espresso:
“Matuidi rappresenta il profilo più adatto per noi, speriamo di arrivare a una definizione nei prossimi giorni con il Psg. Io sono comunque ottimista". Ottimismo non suffragato dai fatti, dal momento che poi non si riuscì a far quadrare i conti con l’oste
Psg. Stavolta è stato decisamente più facile, anche in considerazione dell’imminente scadenza contrattuale del vincolo che legava il 30enne centrocampista transalpino fino al prossimo giugno al club di
Al-Khelaifi. Operazione da 20 milioni più bonus, sulla quale da giorni non vi erano più dubbi (non a caso nella notte tra il 14 e il 15 agosto avevamo titolato
"L’indiscrezione: Juve, il centrocampista sta diventando un incubo. Matuidi non basta"). La
Juventus ha centrato l’obiettivo più semplice da raggiungere, che può essere utile sia per il 4-3-3 che per il 4-2-3-1. Anche se, con riferimento a quest’ultimo modulo,
Max Allegri aveva indicato come priorità un centrocampista tutto peso e centimetri, alla
N’Zonzi o
Matic (poi finito allo United) per intenderci: come vi abbiamo già raccontato, proprio per questo non è affatto detto che gli arrivi sulla mediana in casa
Juve si fermino a
Matuidi. Nato a Tolosa, il 30 aprile del 1987,
Blaise, formatosi nell’
INF Clairefontaine, finora ha vestito le maglie di
Troyes, Saint-Etienne e, dal 2011 a ieri, quella del
Paris Saint-Germain. Ben 516 le gare ufficiali disputate in carriera, con 40 gol e 38 assist all’attivo. Nel suo palmarès si annoverano 4 Ligue 1, 3 Coppe di Francia, 4 Coppe di Lega francese e 5 Supercoppe nazionali.
Matuidi, centrocampista di lotta e di governo in grado di abbinare quantità e qualità, conta 58 presenze con la maglia della
Francia, impreziosite da 8 reti. Prima esperienza fuori dai confini transalpini: adesso il suo presente si chiama
Juve…con un anno di ritardo. Foto: Twitter Juventus