QUANTITÀ, VERTICALIZZAZIONI E INSERIMENTI: KOVALENKO, IL PUPILLO DI FONSECA
Si chiama
Viktor Kovalenko ed è uno talenti più luminosi del calcio ucraino. Il centrocampista classe 1996, di proprietà dello
Shakhtar Donetsk, ha calamitato le attenzioni di tanti club europei, tra cui la
Roma. Paulo Fonseca lo conosce bene visto che lo ha avuto nella sua esperienza in Ucraina e proprio nella prima stagione con il portoghese Kovalenko si è affermato segnando 7 gol in 27 partite. Cresciuto nello Shakhtar,
Kovalenko ai tempi delle giovanili è arrivato fino alla finale di UEFA Youth League nel 2015, poi è stato aggregato alla prima squadra. L’anno scorso ha chiuso la stagione con 37 presenze in totale, con 7 gol e 2 assist. Gioca stabilmente anche con la Nazionale ucraina, con la quale è sceso in campo già 25 volte, nonostante la giovane età. Kovalenko occupa stabilmente la zona interna del campo: nasce come mediano, ma all’occorrenza può fare anche il trequartista. Ha un piede destro educato, è bravo negli inserimenti senza palla e fa delle verticalizzazioni una delle sue armi migliori.
L’angelo di Kherson, soprannome affibbiatogli per la sua carnagione chiarissima accompagnata dal biondo dei suoi capelli, è il classico centrocampista bravo a verticalizzare il gioco. I passaggi filtranti sono infatti il suo piatto forte, in grado di scavalcare la linea difensiva avversaria e mandare in porta i compagni. Un'altra sua qualità è la capacità di inserirsi senza palla: sa sfruttare gli spazi per farsi trovare e servire l'assist decisivo o insaccare lui stesso la palla in porta, anche su palle inattive come punizioni o calci d'angolo. Un giocatore completo, insomma, non a caso è un pupillo di
Paulo Fonseca, che lo ha allenato per 3 stagioni e ora lo vorrebbe anche a Trigoria come rinforzo per la sua nuova Roma, un vero affare se si considera che Kovalenko è in scadenza di contratto. Negli occhi di tutti ancora quello sfavillante Mondiale Under 20 con la maglia dell'Ucraina, nel 2015: un torneo trionfale, con cinque gol in quattro partita. Prima ancora, aveva condotto lo
Shakhtar alla conquista della finalissima di Youth League.
Viktor Kovalenko era l'enfant prodige del sodalizio di Donetsk, la più grande speranza del popolo ucraino anche per la nazionale maggiore, ora a 23 anni ha ancora tutto da dimostrare. Ma le premesse per la consacrazione definitiva ci sono tutte. Foto: Twitter ufficiale Champions League