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Radovanovic: “Deluso da Iervolino, l’aspetto umano viene prima di tutto. De Sanctis? Di lui non voglio parlare”

25.10.2023 | 17:05

Ivan Radovanovic, ex giocatore della Salernitana, ha rilasciato un’intervista a TuttoSalernitana.com nella quale ha chiarito moltissimi temi e rilasciando anche qualche affermazione pesante:

“Un problema sono anche tutti questi stranieri… Puoi mettere tutti gli interpreti del mondo, ma in campo l’interprete non c’è. Se non c’è dialogo in campo e non si crea un rapporto tra compagni, non puoi arrivare all’obiettivo. Per far crescere questi giovani di prospettiva non puoi mandare via lo zoccolo duro, la vecchia guardia, quelli che hanno salvato la Salernitana. Sono rimasti solo Fazio e Gyomber, per il quale mi sono battuto affinché gli rinnovassero il contratto. La falsa partenza non è un caso. Già dall’anno scorso non vedo il gruppo e il clima della passata stagione e questo è pericoloso. Lo dico a malincuore: non vedo, ad oggi, squadre messe peggio. E non parlo solo dal punto di vista tecnico”.

Sul perchè non si sia puntato su calciatori italiani:
“Sono certo che gli allenatori hanno chiesto questo tipo di giocatori, probabilmente qualcuno ha fatto il contrario. Magari qualcuno voleva la riconferma di Ranieri e Ruggeri e appositamente sono stati mandati via. Gente che sarebbe rimasta volentieri”.

Sulle parole di Sousa:
“Non ha nemmeno detto tutto fino in fondo. Ranieri, Ruggeri, Djuric, Verdi… Tutti volevano restare a Salerno. Bonazzoli e Sepe sono stati messi ai margini. Cosa costruisci se non riparti da uno zoccolo duro?”.

Su Iervolino: 
“Sono deluso dal presidente. Ogni società può fare la strada e il progetto che vuole, ma l’aspetto umano deve essere sempre al primo posto. In tutte le società in cui ho giocato ho trovato direttori sportivi d’esperienza che mettevano al centro la componente umana. Oggi la Salernitana prende i calciatori leggendo le statistiche e i dati su internet. Il presidente è sempre quello che decide tutto, quindi la responsabilità è chiara. Io sono deluso perché ho ancora conservati i messaggi di complimenti dopo le vittorie con lo Spezia, con la Lazio. Mi hanno detto che erano orgogliosi di me. Poi a gennaio l’ho chiamato per dire che stavano circolando un sacco di bugie e di stupidaggini, utili a screditarmi e messe in giro ad arte per qualcuno. Ci sono testimoni. Io ci metto la faccia, quando a gennaio succedevano problemi ho telefonato subito per il bene della Salernitana. Mi disse: ‘Tra dieci giorni vengo e risolvo tutto”… E poi mi mandarono al Collegio Arbitrale su indicazione del direttore sportivo. Veniva al campo, diceva che i giocatori devono stare bene e anche le loro famiglie e poi mi mandi via da un momento all’altro. Era troppo evidente, dal primo giorno, che De Sanctis non volesse i calciatori portati da Sabatini e da altri dirigenti. Di De Sanctis non vorrei proprio parlare. Bastava poco per rendere grande la Salernitana, il presidente ha fatto investimenti, non si può negare, bastava toccare le corde giuste e affidare le cariche importanti alle persone giuste. Va bene fare un progetto sui giovani, ma di quelli attualmente in rosa chi è che ha tutto questo potenziale per poterlo vendere e fare plusvalenza? Io amo la Salernitana e la mia delusione va oltre: noi ci dobbiamo salvare”.

Foto: twitter salernitana