Se a 21 anni un calciatore vale quasi 70 milioni di euro, allora deve essere un fenomeno. O perlomeno avvicinarsi a tale figura. Per il Manchester City, club che evidentemente non ha problemi economici, è questo il valore di Raheem Sterling, giocatore del Liverpool tanto bravo quanto pazzerello. 70 milioni di euro, cash. Il ragazzo proveniente dalla Giamaica è pronto ad iniziare la sua nuova avventura all’Etihad Stadium, per provare a vincere quei trofei che ad Anfield non è riuscito a conquistare. Pazzerello, sì. Ed anche un ragazzo di grande personalità. A soli 20 anni. E vedremo perché.
Raheem ha origini giamaicane, nasce a Kingston, l’8 dicembre del 1994, ma all’età di 5 anni, dopo essere stato cresciuto dalla nonna, si trasferisce con la madre a Londra dove frequenta la Copland High School ed ottiene il doppio passaporto. I primi calci al pallone nelle giovanili del West Ham, ma è il Queen’s Park Rangers a dargli la prima vera possibilità di giocare, a 10 anni. Lo inserisce nella sua Academy e lo fa crescere giorno dopo giorno.
Le sue potenzialità, nonostante la giovanissima età, sono già evidenti e riconosciute nel suo paese d’origine: la rivista nazionale giamaicana The Gleaner gli riserva uno spazio in copertina, elogiando il talento di un ragazzo che a soli 14 anni si sta facendo spazio addirittura in Inghilterra, nel calcio più bello ma allo stesso tempo più difficile del mondo. Spazio che, per forza di cose, è troppo stretto in un club importante ma non tanto di rango come il QPR.
Ed ecco che nel febbraio del 2010 arriva il Liverpool, che lo acquista per sole 800mila sterline. “Avevo 15 anni quando firmai per le giovanili del Liverpool, e devo ammettere che stravedevo per le celebrità. La prima volta che vidi Gerrard pensai fosse un sosia. Non potevo credere fosse davvero lui e non una statua di cera. Ho avuto diversi provini quando avevo 14 anni, ma poi arrivò quello col Liverpool ad Anfield, e non appena vidi lo stadio, pensai: “Non me ne andrò da qui senza firmare il contratto”, dichiarò Sterling alla stampa inglese, dimostrando tutta la sua personalità a soli 15 anni. Personalità e talento. Genio e sregolatezza. Non ha un carettere facile, il giovane Raheem. Ha minacciato di trascorrere una stagione nelle riserve pur di non rinnovare il contratto con il Liverpool in scadenza nel 2017, questo solo per capire. In campo, a volte, è irriverente ed egoista.
Sterling è un giocatore d’attacco velocissimo e dotato tecnicamente. Destro naturale, può giocare indifferentemente a destra o a sinistra e adora puntare e saltare in dribbling l’avversario di turno. La prima apparizione con la maglia dei Reds avviene nel mese di agosto, in un’amichevole contro il Borussia Moenchengladbach, mentre il vero e proprio esordio in Premier League sarà a marzo del 2012 all’età di 17 anni e 107 giorni, nella gara di Anfield contro il Wigan (persa dal Liverpool per 2-1), sostituendo Dirk Kuyt.
Qualche mese più tardi, Raheem esordisce anche nelle competizioni europee, e precisamente in Europa League, prendendo il posto di Joe Cole nella sfida contro il Gomel vinta per 1-0. Il primo gol in tinta Reds arriva nel mese di ottobre, ed è il gol vittoria che consente al Liverpool di battere il Reading, in Premier League.
Ad oggi, a soli 21 anni, Sterling è considerato una vera e propria stella del calcio d’oltremanica, totalizzando 129 presenze, 23 gol e la bellezza di 24 assist con la maglia del Liverpool, e diventando allo stesso tempo un punto fermo della Nazionale guidata da Roy Hodgson con cui ha partecipato agli ultimi Mondiali brasiliani. Un campione da 70 milioni di euro. Un campione che ha un radioso futuro davanti. Al Manchester City. L’avventura può iniziare.