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Raiola-bis: “La Francia ha bisogno di Balo, ma poi tornerà in Premier. Su Ibra e Donnarumma…”

19.09.2016 | 12:44

Mino Raiola, ai taccuini del Daily Mail, ha parlato anche di altri suoi illustri assistiti. Ecco le dichiarazioni concernenti Mkhitaryan, Ibra e Donnarumma: “Quello di Mkhitaryan è stato un trasferimento complicato: eravamo quasi d’accordo con un altro club di Premier ma il Dortmund non lo lasciava partire, poi lo United ha spinto e incassato il sì. E’ stato comunque il miglior giocatore delle ultime due stagioni in Bundesliga: ha una forte mentalità e sarà una grande risorsa per Mourinho. Zlatan? Corrispondeva perfettamente alle richieste del Manchester United. E’ la personificazione dell’essere impavidi e ha la mentalità vincente combinata con la classe. Ha 34 anni ma è il giocatore più chiacchierato dell’intera Premier, non si parla che di lui. La sua reunion con Mourinho ha dato la sensazione di ‘noi siamo il Manchester United, ora provate a sfidarci. Hanno mandato questo messaggio coi trasferimenti, hanno fatto l’operazione più grande del mondo. Dico sempre ai miei giocatori di andare dove sono necessari: il Man Utd sarà sempre uno dei più grandi club al mondo, anche senza Champions League. Balotelli? Non avrei dovuto permettere che lasciasse il Manchester City, è stato il mio grande errore. Mario non era felice, ma io avrei dovuto essere crudele. Il calcio deve essere la sua priorità, non una fidanzata e nemmeno una moglie. Mario si è costruito una reputazione cattiva e quando hai una reputazione cattiva non hai credibilità. Klopp non gli ha mai dato una chance, non può dire che ha trattato Mario come un essere umano a Liverpool. Mario ha detto di aver sbagliato a trasferirsi lì, ma io non ho rimorsi anche se non sono sicuro Rodgers lo volesse. L’Italia è invivibile per lui, ha troppe attenzioni. Se riuscisse ad avere continuità a Nizza, figuratevi quanto potrebbe essere attraente il suo acquisto a parametro zero per un club della Premier. Ora la Francia ha bisogno di Mario come priva aveva bisogno di Zlatan, ma tornerà sicuramente in Inghilterra. Nessuno può negare sia un talento di livello mondiale. Donnarumma? E’ un fenomeno, a soli 17 anni è già in Nazionale, quindi continuerà a crescere in Italia e nel Milan“.

Foto: Marca