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Raiola: “No top player in Italia. E Napoli…”

19.07.2012 | 13:28

“I tempi degli arrivi in Italia dei vari Maradona e Platini sono finiti”. A suonare il “De profundis” per il calcio di casa nostra è proprio l’artefice dell’ultima “fuga di campioni”. Vale a dire Mino Raiola, che intervistato da Radio Crc ha messo in onda il suo consueto show. Primo atto: “Ibrahimovic ha detto bene ieri: il calcio italiano ha perso il suo fascino. Ed alla luce della realtà economica non possiamo più permetterci top player. Ora possiamo solo provare a coltivarli in casa: dobbiamo spingere la Figc ad aiutare le società a costruire stadi di proprietà e centri sportivi, sarebbe un bene per tutti. In Italia bisogna svegliarsì, più in basso di così è impossibile andare. Da italiani dobbiamo avere il coraggio di criticarla per migliorarla”. Secondo atto: “Il mondo è cambiato e non ce ne siamo accorti: il Brasile non è più un paese arretrato, gli arabi non vivono più da tempo nelle tende, in India non ci sono solo poveri, la Cina non è composta solo da comunisti, la Ligue 1 sta investendo e la Premier League è un marchio consolidato”. Terzo ed ultimo atto, tutto dedicato al Napoli: “Oggi Messi o Cristiano Ronaldo non verrebbero mai a Napoli, perché in Europa il Sud Italia fa paura. E se propongo ad un mio top player di andare al Napoli lui mi scarica e cambia procuratore. Hamsik? E’ la fortuna dei partenopei, è un grandissimo giocatore e come tale dovrebbe misurarsi con un’altra realtà per dimostrare il suo valore, solo che De Laurentiis non la pensa così e per me sbaglia. Ma basta parlarne, sennò poi il presidente si arrabbia e da simpatico di venta antipatico…”. Un rischio da non correre. Garantisce Mino Raiola…