Rangnick-Milan: senza se, senza ma e soprattutto senza allarmismi

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Rangnick ha scelto il Milan. E il Milan ha scelto Rangnick. Andiamo sicuri, senza se, senza ma e soprattutto senza alcun tipo di allarmismo. Non ha senso cambiare le carte ogni giorno, la decisione è presa, Rangnick sarà libero di provare una nuova esperienza, ha concordato un triennale. E il Milan non si pentirà di aver scaricato Pioli, sono scelte fatte in tempi non sospetti e non si torna indietro. Soprattutto: se il discorso è ampiamente retrodatato, che senso ha tirare in ballo altre storie come se fosse una situazioni in divenire oppure in bilico? Niente di tutto questo, il Milan parte da una nuova rivoluzione. E spera di regalare al nuovo allenatore qualche colpo di spessore. Uno in cima ai pensieri porta a Dominik Szoboszlai, talento sopraffino del Salisburgo, che Rangnick - come già rivelato - ha sondato in prima persona. C’è una clausola da pagare e un ingaggio da perfezionare. La concorrenza non manca, ma come il Milan ha aspettato e scelto il nuovo allenatore in tempi non sospetti, ora Rangnick si augura il talentino gli dia il tempo di insediarsi per perfezionare l’affare. Certo, la concorrenza non manca ma l’auspicio è che Szoboszlai porti un po’ di pazienza: in fondo, dipende soprattutto da lui...
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