Ranieri: “Dobbiamo ritrovare il bambino interiore. Dybala non voglio rischiarlo, Hummels è da valutare”
22.11.2024 | 13:45
Prima conferenza stampa pre partita del Ranieri ter, che con la sua Roma si ritrova subito davanti un ostacolo insidiosissimo: il Napoli di Conte. Qui di seguito le dichiarazioni del tecnico giallorosso.
Su Dybala e Hummels: “Dybala l’ho visto oggi i primi 20 minuti: ho bisogno di parlare con lui e il fisioterapista, non so quanti allenamenti gli servono prima di stare bene. Dobbiamo aiutarlo, se ha un fastidio va risolto. Se sarà necessario scandaglieremo ancora di più per capire le motivazioni del dolore. Io lo trovo positivo e propositivo, ma non mi va di rischiarlo. Abbiamo tre partite in sequenza: parlerò con lui e vedrò cosa mi può dare Hummels si è allenato la scorsa settimana con me. Non è stato bene, ma oggi ha fatto tutto l’allenamento. Ho la serenità di decidere come voglio”.
Su Dovbyk e Pellegrini: “Dovbyk sta bene. Pellegrini e i fischi? Lui deve saper reagire. E’ un ragazzo un po’ introverso per essere romano. Lui soffre dentro ma deve saper reagire alle avversità. Sono sicuro che reagirà”.
Il Napoli: “Avevo detto, prima dell’inizio del campionato, che Conte arriva primo o secondo. Parliamo di una squadra che sta facendo bene: ci sarà una partita bella, difficile per noi ma anche per loro”.
Sulla Roma e le manifestazioni d’affetto nei suoi confronti: “Ringrazio i tifosi per la fiducia. Ho ricevuto tante manifestazioni di affetto. La pressione l’ho sempre avuta e la accetto. La squadra ha bisogno di tutti. Ora deve tornare a fare ciò che è necessario. Un mago? No, serve una persona normale che gli dia fiducia e risolva i problemi. Dove sono stato ho sempre cercato di tirare fuori il bambino che è dentro di loro: dobbiamo ritrovare l’entusiasmo di giocare come i bambini. Non lo siamo, vero, ma dovremo dare tutto insieme e compatti. Juric ha trovato uno spogliatoio triste? Immaginate io (ride, ndr). Ho parlato proprio per questo del bambino dentro di loro: se io faccio ancora questo mestiere è perché il mio sogno è ancora vivo. Facciamo il lavoro più bello del mondo: abbiamo tutti la possibilità di rialzarci”.
Foto: Instagram Roma