Ranocchia: “Si era spenta da mesi la luce dentro. Lascio con orgoglio”
Andrea Ranocchia ha voluto spiegare, nel corso di un’intervista rilasciata alla “Gazzetta dello Sport” i motivi che lo hanno portato a risolvere il contratto che lo legava al
Monza fino al 2024, rinunciando a due milioni a stagione.
“Da aprile, complici anche una serie di questioni private, ho iniziato a sentire meno entusiasmo per il calcio. Ho sperato fosse solo un momento. All’Inter stavo bene con tutti. Il mio contratto scadeva a giugno, Piero Ausilio mi ha spiegato che dovevano fare una serie di valutazioni. Io volevo giocare di più ed è arrivato il Monza. Progetto serio, portato avanti da dirigenti che hanno già vinto, la possibilità di non cambiare casa anche ai figli e di far crescere i giovani. Ho accettato. Ma durante il ritiro ho faticato molto. Scoprire che quel fuoco per il calcio che mi ha acceso per 30 anni non tornava è stato tremendo. L’infortunio ha accelerato un processo già in atto. Tanto che non escludo che un crack così serio fosse collegato al fatto che la testa non girava più nel modo giusto. A Galliani ho spiegato come mi sentivo e che non volevo prendere in giro me stesso, ma anche chi mi aveva dato fiducia. Lui è rimasto sorpreso, però ha capito e rispettato la mia decisione. Non certo perché rinunciavo ai soldi, di cui non voglio parlare anche per rispetto verso cui fatica ad arrivare a fine mese”. Foto: Instagram personale