Una tripletta in 18’ minuti, da subentrato. Così Marcus Rashford ha steso il Lipsia nella notte da Champions riscrivendo un pezzo di storia della competizione dalle grande orecchie. Un momento supersonico per l’attaccante del Manchester United che ha portato a casa il pallone e i complimenti del tecnico, Ole Gunnar Solskjaer. Nato nel 1997 in Inghilterra nel giorno di Halloween, inizia sin dall’età dei quattro anni a giocare a calcio nella piccola squadra di quartiere chiamata Fletcher Moss Rangers dove il papà allenava. Nonostante un fisico mingherlino, viene adocchiato dall’Academy Scout del Manchester United che lo porta a casa Red Devils. Dopo dieci anni da assoluto protagonista nel settore giovanile tra U23 e Uefa Youth League, grazie a Louis Van Gaal esordisce in prima squadra il 25 febbraio 2016, nella partita di Europa League contro il Midtjylland a Old Trafford. Si mette subito in mostra e chiude con una doppietta diventando il più giovane marcatore di sempre della storia dello United a segnare in una gara europea (18 anni e 117 giorni), battendo così il precedente record di una leggenda sacra come George Best (18 anni e 158 giorni). Una carriera - nonostante la giovanissima età - in crescendo, con Rashford che diventa il marcatore più giovane della storia del derby di Manchester contro i Citizens; e sotto l’ala di Mourinho diventa fondamentale per la vittoria dell’Europa League. Un attaccante di razza, un purosangue inglese che diventa fondamentale per la Nazionale dei Tre Leoni oltre ad esser stato insignito dalla Regina Elisabetta come membro dell’Ordine dell’Impero Britannico per aver reso servizio alla Nazione durante la pandemia di Covid-19 mentre tutto il Regno Unito era in lockdown.