Rastelli il tattico, Paulo Sousa il banale: dov’è l’errore?
20.10.2016 | 00:15
La semplicità di Massimo Rastelli, la nebbia che avvolge Paulo Sousa. Dov’è l’errore? Situazioni ribaltate, ma che nessuno si sorprenda: conta il lavoro, molto più delle chiacchiere metropolitane. La scorsa estate, dopo l’eccellente mercato del Cagliari, avevano messo nel mirino l’allenatore, ritenendola una situazione a tempo. Nel senso che qualcuno, parlando a vanvera, aveva affiancato altri tecnici al club di Giulini, come se il destino di Rastelli fosse segnato. La risposta di Massimo (uno che la gavetta l’ha fatta tutta) è stata esemplare: lui studia la tattica come pochi, lo faceva all’alba della sua carriera. E in quei sorrisi smaglianti dopo il blitz in casa dell’Inter c’era la soddisfazione di chi trascorre la settimana lavorando sodo e poi passa alla cassa per raccogliere. Paulo Sousa, invece, viaggia sulla corsia opposta: la Fiorentina è banale, spenta, prevedibile. E’ inutile parlare ancora del mercato conclusosi 50 giorni fa, da un organico del genere sarebbe lecito aspettarsi un minimo di qualità in più. Morale: Paulo Sousa deve svegliarsi, Rastelli è già operativo dal primo minuto della stagione.
Foto: zimbio.com