Rastelli il tattico, Paulo Sousa il banale: dov’è l’errore?
La semplicità di
Massimo Rastelli, la nebbia che avvolge
Paulo Sousa. Dov'è l'errore? Situazioni ribaltate, ma che nessuno si sorprenda: conta il lavoro, molto più delle chiacchiere metropolitane. La scorsa estate, dopo l'eccellente mercato del
Cagliari, avevano messo nel mirino l'allenatore, ritenendola una situazione a tempo. Nel senso che qualcuno, parlando a vanvera, aveva affiancato altri tecnici al club di
Giulini, come se il destino di
Rastelli fosse segnato. La risposta di
Massimo (uno che la gavetta l'ha fatta tutta) è stata esemplare: lui studia la tattica come pochi, lo faceva all'alba della sua carriera. E in quei sorrisi smaglianti dopo il blitz in casa dell'
Inter c'era la soddisfazione di chi trascorre la settimana lavorando sodo e poi passa alla cassa per raccogliere.
Paulo Sousa, invece, viaggia sulla corsia opposta: la
Fiorentina è banale, spenta, prevedibile. E' inutile parlare ancora del mercato conclusosi 50 giorni fa, da un organico del genere sarebbe lecito aspettarsi un minimo di qualità in più. Morale:
Paulo Sousa deve svegliarsi,
Rastelli è già operativo dal primo minuto della stagione. Foto: zimbio.com