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RAUL ALBIOL, L’UOMO DELLA PROVVIDENZA PER RILANCIARE IL SOGNO NAPOLI

19.03.2018 | 09:30

L’uomo della Provvidenza, Raul Albiol. Napoli-Genoa era la classica partita bloccata, i minuti trascorrevano e gli azzurri non riuscivano a schiodare lo 0-0. Pur non essendo nella loro miglior serata, i partenopei si erano avvicinati al vantaggio soprattutto con i due pali colpiti da Insigne e Mertens, ma anche il Grifone aveva avuto le sue occasioni per far male. Insomma era la classica sfida che poteva essere decisa soltanto da un episodio, concretizzatosi al minuto 27 della ripresa, l’esperto difensore spagnolo ha anticipato tutti sul calcio d’angolo scodellato da Callejon e di testa ha trafitto Perin, rimasto immobile tra i pali. L’impianto di Fuorigrotta è venuto letteralmente giù e non poteva essere altrimenti, considerato che il Napoli doveva sfruttare la ghiotta opportunità di dimezzare il distacco dalla Juventus, fermata sabato sera dalla Spal di Semplici al “Mazza” di Ferrara. Oltretutto i campani erano reduci dalle due prove contro Roma e Inter, che avevano portato in dote soltanto un punto e la perdita dello scettro dopo circa 7 mesi di comando, quasi sempre in solitaria.

L’inzuccata di Raul, sul quale accendiamo i fari all’interno del nostro consueto spazio quotidiano, ha tolto le classiche castagne dal fuoco a Maurizio Sarri, che nel dopo partita ha evidenziato ancora una volta i meriti della sua squadra nel tenere aperto un campionato che spesso, nelle ultime sei edizioni precedenti, a questo punto della stagione aveva già detto tutto. Albiol non assaporava la gioia più pura del gioco del calcio dal 10 gennaio del 2016, quando il Napoli – sempre targato Sarri – rifilò una manita a domicilio al Frosinone. In Spagna segnava di più, l’ha ricordato lo stesso diretto interessato nel post-gara: “E’ vero, forse non mi allenano bene qui, devo tornare in Spagna per segnare! Sto scherzando. Segnare è sempre bello, dà fiducia, ad un difensore ancora di più. Voler vincere questo scudetto, che sarebbe storico per la nostra gente, è una responsabilità in più. Ora dobbiamo dare tutto in queste nove finali e poi vedremo se riusciremo a regalare questo sogno ai nostri tifosi ed a noi stessi” . Dal 2013 protagonista all’ombra del Vesuvio (all’alba della gestione Benitez dal Real Madrid arrivarono lui, Callejon e l’ormai ex Higuain), nel corso di questo quinquennio Raul è sempre stato un baluardo della Linea Maginot del Napoli, titolare indiscusso con quel Koulibaly (dal 2014 in poi) che grazie all’attuale tecnico è cresciuto in maniera esponenziale, al punto da essere considerato oggi uno dei migliori specialisti su scala internazionale. Fin qui sono 202 le gare ufficiali disputate con la casacca azzurra da Raul Albiol Tortajada, nato a Vilamarxant, nella Comunità Valenciana, il 4 settembre del 1985; 3 le reti realizzate, ben 11 gli assist serviti ai compagni, molte prime palle spizzate su calcio piazzato. Al San Paolo il presente specialista (190 cm per 82 kg) ha vinto una Coppa Italia e una Supercoppa italiana con quel Rafa che aveva soltanto sfiorato al Valencia, il club nel quale si è formato a livello giovanile. Esperienza fondamentale quella all’ombra del Mestalla, chiusa con in bacheca 1 Coppa Uefa, 1 Supercoppa e 1 Coppa del Re, a corredo di 174 presenze e 6 reti. Nel quadriennio al Real, successivamente, Raul aveva ulteriormente rimpinguato il suo palmarès con 1 Liga, 1 Coppa del Re e 1 Supercoppa di Spagna, 118 presenze e 2 reti con la camiseta dei blancos. Ripercorrendo le tappe salienti della sua carriera, abbiamo lasciato appositamente per la parte conclusiva quanto accaduto ad Albiol nell’estate 2004: mentre stava andando a firmare con il Getafe, al quale il Valencia lo aveva ceduto in prestito, venne coinvolto in un grave incidente d’auto che stava per costargli la pelle: trasportato in rianimazione, Raul subì l’asportazione della milza. Una prova durissima, che contribuì a forgiarne il carattere da leader – in campo e fuori – evidenziato nel successivi 14 anni di carriera. Una carriera che lo ha visto anche conquistare, sia pur da comprimario malgrado le 51 presenze complessive, il favoloso tris Europeo-Mondiale-Europeo piazzato dalla Roja tra il 2008 e il 2012. Avventura con la Nazionale spagnola archiviata nel 2015. Al termine della stagione, essendo ormai il Napoli fuori da tutte le altre competizioni, mancano soltanto 9 partite. Adesso Raul si ritemprerà durante la sosta, così da mettere ulteriore benzina in corpo in vista di un rush finale tutto da vivere. Inseguendo il sogno tricolore.

Foto: Twitter Napoli