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RAUL MORO, UNA RINCORSA DALLA CANTERA

18.07.2021 | 13:15

Ieri, sotto le Tre Cime di Lavaredo, ad Auronzo di Cadore, la Lazio è scesa in campo per la prima amichevole stagionale. Tra i protagonisti c’è stato senza alcun dubbio Raul Moro. Lo spagnolo ha realizzato il gol del raddoppio e ha messo in mostra qualche buona giocata.

Il giovane spagnolo ha davvero attirato tante attenzioni. L’esterno, classe 2002, segue alla lettera le indicazioni di Sarri, che lo considera ormai una sorta di vero e proprio enfant prodige, visto anche il suo passato prestigioso, arrivando dalla “cantera” del Barcellona. Sarri e la società credono in lui. Ora sta all’iberico dimostrare tutto il suo talento. Certamente in questo ritiro dovrà cercare di stregare il tecnico toscano, cosa che gli sta riuscendo, almeno finora.

Che la Lazio creda in lui era chiaro, quando nel 2019 il ds Tare lo strappò alla cantera del Barcellona per 6 milioni di euro. Raul Moro c’ha messo poco a far capire che avrebbe bruciato presto le tappe. In Primavera ha praticamente sbalordito tutti, con giocate di altissimo livello e qualità fuori dal comune.

Vanta anche due presenze (se così si può dire) in Serie A. L’esordio è avvenuto proprio sotto gli occhi di Maurizio Sarri, e risale infatti alla sfida contro la Juve del 20 luglio dell’anno scorso, nella gara che vede il successo dei bianconeri che li avvicinò al nono scudetto di fila. Appena 1’ in campo, con Inzaghi che lo mise per smuovere le carte ma ovviamente non riuscì ad incidere. Fu l’occasione di vedere Cristiano Ronaldo con gli occhi di un bambino al luna park. In questa stagione ha ottenuto tante convocazioni e panchine, strappando la la seconda apparizione nel campionato appena concluso, all’ultima giornata, nel ko con il Sassuolo, dove ha giocato i 10 minuti finali.

Ma in Primavera è stato tra i protagonisti, trascinando con una doppietta le baby aquile in finale di Coppa Italia, poi persa con la Fiorentina. Moro si è reso protagonista grazie alle esultanze scatenate, le dediche a Daniel Guerini. Ragazzo d’oro in tutti i sensi, lo spagnolo che ha messo a referto 14 gol e sei assist in 33 presenze di campionato. Numeri che gli sono valsi la giusta attenzione della prima squadra, con Sarri, che lo ha visto esordire da avversario, che ora lo studia da vicino in ritiro.

Raul Moro ha le caratteristiche che possono servire al tecnico toscano, rapidità, bravissimo nei dribbling e nell’1 contro uno. Essendo cresciuto nella cantera del Barcellona, sa anche dare del tu alla palla, come predilige il tecnico. Insomma, il piccolo “enfant prodige” è pronto per fare il grande salto, quello verso il calcio dei grandi.

In una intervista di ieri, prima della gara amichevole, Moro aveva dichiarato che avrebbe fatto di tutto per impressionare Sarri e restare in prima squadra. L’inizio è buono ma ora occorre lavorare sodo per guadagnarsi la definitiva fiducia.

Foto: Twitter Lazio