Razzismo in Cadice-Valencia. Diakhaby non ci sta: “Mi ha chiamato negro di m…. Il calcio è rispetto”
Nemmeno il tempo per Juan
Cala di dire
la sua versione dei fatti attraverso la conferenza stampa, che pronta arriva la versione di Mouctar
Diakhaby, vittima del l'epiteto razzista del centrale del cadice. Il calciatore francese del Valencia ha affidato ai suoi canali social il suo pensiero:
"Il calcio è una questione di rispetto. Mi ha detto negro di merda. È intollerabile e non posso perdonarlo. Questo non deve esistere, ancor di più nel calcio. Con i miei compagni abbiamo deciso di tornare negli spogliatoi, è stata una buona decisione. Queste parole mi feriscono. Spero che la Liga agisca e sanzioni quel giocatore. Grazie ai miei compagni di squadra, al mio club ea tutti coloro che mi hanno supportato": Poi un retroscena: "Dopo che io e i miei compagni abbiamo deciso di rientrare negli spogliatoi, uno della squadra avversaria ha chiesto a un mio compagno se avremmo considerato l'idea di rientrare in campo qualora Cala si fosse scusato. Abbiamo detto di no, poi ho chiesto io di tornare in campo per non incorrere in sanzioni. Mi sento bene oggi, è la vita ma mi ha fatto molto male". foto: Twitter Liga