Il Real, la Champions e quella statistica che…
Cresce l'attesa per
Juventus-Real Madrid, attesissima gara valida per l’andata dei quarti di finale di
Champions League. Le due squadre tornano ad affrontarsi a 10 mesi di distanza dalla finale di
Cardiff, che vide la banda
Zidane trionfare per 4-1. Ebbene analizzando il rendimento dei
blancos, che detengono il record di vittorie nella competizione (ben 12), nelle precedenti edizioni – quelle targate
Ronaldo – se ne ricava un dato: se il
Real arriva in finale vince la Coppa, le eliminazioni sono arrivate tutte sui 180 minuti. Il discorso vale anche per il
Barcellona di
Messi. Tant’è che le uniche tre Champions (delle ultime nove) vinte da altre squadre non videro le due big spagnole protagoniste dell’ultimo atto: nel 2010 l’
Inter si impose sul
Bayern, nel 2012 il
Chelsea di
Di Matteo sugli stessi bavaresi che poi gioirono l’anno successivo avendo la meglio sul
Borussia di
Klopp nella finale tutta tedesca. E proprio la
Juve è testimone diretta di questa statistica che può essere di buon auspicio, avendo eliminato in doppia sfida sia i
blaugrana (la scorsa stagione ai quarti di finale) che le
merengues - allenate all’epoca da
Ancelotti - nel 2015 in semifinale. Ai tempi la compagine bianconera vinse l’andata allo Stadium per 2-1 (marcatori Tevez, Morata e Ronaldo) e poi pareggiò per 1-1 al Bernabeu, con reti di Cristiano e Alvaro.
CR7 comune denominatore degli ultimi tre precedenti, 4 gol (compresa la doppietta di Cardiff) per il fuoriclasse portoghese, peraltro arrivate all’interno di prestazioni non esaltanti prima delle relative reti. Ma
Ronaldo è così: anche quando non lo vedi ti colpisce all'improvviso, gli basta un attimo per fare la differenza.
Allegri lo sa bene. Foto: sito ufficiale Real Madrid