Real, l’immobilismo di gennaio come anticamera della possibile rivoluzione estiva
Quello di gennaio per definizione è un mercato di riparazione. In Italia pochissimi soldi circolati, all'estero invece no, basti pensare che per quatto operazioni (
Coutinho-Barcellona,
Laporte-Manchester City,
Aubameyang-Arsenal e
Van Dijk-Liverpool) nel complesso - bonus compresi - sono stati investiti 373 milioni, senza contare lo scambio che ha portato
Sanchez al
Manchester United e
Mkhitaryan all’
Arsenal. In generale quasi tutte le big estere hanno fatto qualcosa, a stupire è stato il totale immobilismo del
Real Madrid: zero acquisti, zero cessioni, malgrado il deficitario momento vissuto dalle
merengues. Liga ormai bella che andata: alla luce dei 19 punti di distacco dal
Barcellona (pur dovendo recuperare una partita), l'obiettivo dei
blancos è quello di centrare l'obiettivo minimo del quarto posto attualmente occupato in classifica. In Coppa del Re è arrivata la fragorosa eliminazione contro il
Leganes, mentre in Champions il Real agli ottavi se la vedrà con il cliente più duro che gli potesse capitare, il
Paris Saint-Germain della MCN. Una doppia sfida alla quale
Zidane ha pubblicamente legato il suo futuro, conscio del fatto che per don
Florentino la conquista di almeno un trofeo in stagione rappresenta il minimo sindacale, i tre sin qui arrivati (le due Supercoppe e il Mondiale per Club) vengono bollati come appendici della scorsa. E Zizou sa bene che un altro allenatore, che non avesse portato a casa 8 titoli (incluse 2 Champions consecutive), sarebbe stato già defenestrato da tempo. L'immobilismo di gennaio, leggendo tra le righe, può essere interpretato sì come una voglia di fare quadrato e responsabilizzare un gruppo che nel 2017 aveva centrato il record assoluto di titoli vinti in un anno solare e che, adesso, sta risentendo di un quasi inevitabile sindrome di appagamento. Ma anche, e forse più verosimilmente, come l'anticamera di quella rivoluzione estiva della quale parla la stampa spagnola. Una tempesta della quale si scorgono già in lontananza tuoni e lampi e che potrebbe riguardare in primis il reparto avanzato, dove tutta la
BBC (compreso
Cristiano che sta per compiere 33 anni) sembra in discussione a dispetto dei lunghi contratti vantati dallo stesso
Ronaldo,
Benzema e
Bale, dal quale ultimamente sono arrivati segnali di risveglio una volta smaltita la lunga serie di guai fisici. Una sensazione suffragata da dichiarazioni pubbliche concernenti potenziali nuovi acquisti, dalle parole di
Sampaoli su
Mauro Icardi a quelle del papà di
Eden Hazard. Senza dimenticare i rumors sempre insistenti su
Harry Kane e l’ex Roma
Momo Salah, che guidano la classifica marcatori della Premier League. E fermo restando che a questo
Madrid serve, anzi sarebbe servita da subito, qualcosa anche in difesa. Foto: Cadena Ser