Rebic: “Sono cambiato dall’ultima volta. Al Milan grazie a mio padre”

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Arrivato al Milan tre settimane fa, Ante Rebic ha finora raccolto due spezzoni di gara con la sua nuova maglia: 45' contro il Verona e solo 7' nel derby contro l'Inter. Il croato ha parlato di sé e della scelta di vestire il rossonero ai canali ufficiali del club: "​Ho iniziato a giocare a calcio a 7 anni, nel Vinjani, il mio primo club. Come ogni altro ragazzino ho sempre voluto giocare a calcio, ma mi ha convinto il mio miglior amico Ivan in prima elementare. Mi ha invitato ad andare a giocare con lui al Vinjani, io ho accettato, sono andato al mio primo allenamento ed è stato incredibile. All'età di 7 anni ho capito che avrei fatto il professionista. Da ragazzino ero un 6 o un 8, un centrocampista. Poi a 17 anni quando giocavo nell'RNK Spalato, il mio allenatore di allora, Ivan Matic, mi schierò ala sinistra ed è così che adesso gioco sulla sinistra. Non appena ho saputo dell'interesse del Milan ho chiamato subito mio padre e lui mi ha detto di accettare, ovviamente. Mi ha detto che il Milan è uno dei migliori club in Italia e che avrei dovuto accettare assolutamente. Io sono molto felice e orgoglioso di essere qui. Ho parlato anche con Boban, che mi ha spiegato cosa il club si aspetta da me. È un onore e una responsabilità, per tutti. Sono cambiato molto all'Eintracht grazie a una delle persone più importanti della mia vita calcistica, Niko Kovac, il mio ex allenatore. Io e lui abbiamo sempre parlato molto, mi è stato d'aiuto anche nella mia vita privata, sul campo, per la mia carriera... Dopo i Mondiali sono cambiate molte cose, perché adesso tutti sanno di cosa è capace la Croazia e la gente mi ferma per strada. Voglio dimostrare a tutti di essere migliorato molto rispetto all'ultima esperienza in A. E che mi merito di essere qui e di poter rappresentare il Milan". Foto: twitter ufficiale Milan