Recoba: “Passaporto falso? Tutti si ricordano solo di me e dell’Inter”
Alvaro
Recoba, ex attaccante dell'Inter e della Nazionale uruguaiana, ha rilasciato un'intervista ai microfoni del Quotidiano Sportivo per ripercorre le tappe della sua carriera in nerazzurro:
"Non rimpiango nulla. Con l’Inter ho vinto una Coppa Uefa, due Scudetti, due Coppe Italia e due Supercoppe Italiane. E ho ricordi belli e brutti, come ogni calciatore. Oltre allo Scudetto del 5 maggio, senz’altro i Derby di Champions dove fummo eliminati dal Milan con due pareggi. Lì Cuper mi chiamò in camera, sapeva che stavo male, come erano a pezzi Bobo Vieri e Crespo, mi chiese se me la sentissi di giocare. Accettai il rischio e in campo non la presi mai, ma non sono mai stato uno che si tira indietro". Sull'Inter di oggi: "
Se in campionato quest’anno il Napoli è imprendibile per tutti, conto che l’Inter possa fare ancora un po’ di strada in Champions, visto che nelle Coppe ha sempre fatto bene. Certo negli ultimi anni il Porto è la bestia nera delle Italiane e non sarà facile. C’è da dire che appena l’Inter non vince una partita è come ai miei tempi: è subito polemica, come dopo lo 0-0 con la Sampdoria". Sul passaporto falso: "Qualcuno mi prende in giro con la storia del passaporto perché, anche se eravamo 14 calciatori e 15 dirigenti di 7 Club, tutti si ricordano solo di me! Ma la gente ha capito che io ho sempre voluto divertire e divertirmi. L’Inter è un pezzo della mia vita e del mio cuore". Foto: Diario La Republica